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Egitto, bomba esplode al passaggio di un bus turistico: quattro morti

Le vittime sono tre cittadini vietnamiti e la loro guida egiziana. I servizi di sicurezza si sono immediatamente recati sul luogo dellʼattentato per le indagini

Egitto, bomba esplode al passaggio di un bus turistico: quattro morti - foto 1
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E' salito a quattro il bilancio dei morti nell'esplosione che ha colpito un bus turistico vicino alle piramidi di Giza, in Egitto.

Oltre a due turisti vietnamiti rimasti uccisi sul posto, un terzo turista e una guida turistica egiziana sono morti in ospedale in un secondo momento per le ferite subite. Lo ha reso noto il primo ministro Mostafa Madbouly, secondo quanto riportato da diversi media arabi e internazionali.

Il premier ha anche spiegato che l'autobus avrebbe deviato da una tradizionale strada di transito turistico, ritenuta "sicura" e "sorvegliata dalla polizia". L'autista avrebbe scelto un altro percorso senza avvisare i servizi di sicurezza. Altri 11 vietnamiti sono rimasti feriti nell'esplosione dell'ordigno atigianale che ha colpito il bus dei turisti. I servizi di sicurezza si sono immediatamente recati sul luogo dell'esplosione per le indagini. A esplodere è stato un ordigno improvvisato, che si trovava sul bordo della strada ed è esploso al passaggio del bus.

Ennesimo attentato - L'Egitto combatte da anni contro organizzazioni estremiste islamiche attive nel Sinai, dove attentati ed attacchi sono frequenti. Occasionalmente, i terroristi hanno colpito nel resto del Paese, prendendo di mira esponenti della minoranza cristiana copta o turisti, in particolare pellegrini in viaggio verso gli antichi monasteri del Sinai. Ma era da due anni che turisti stranieri non erano l'obiettivo di attentati. Il turismo egiziano, colpito duramente dal 2011 da anni di sommovimenti politici, violenze e terrorismo, si sta lentamente riprendendo negli ultimi mesi.

Saranno inasprite le misure di sicurezza - L'attacco odierno è probabilmente destinato a provocare un inasprimento delle misure di sicurezza, in particolare attorno ai luoghi-simbolo del Paese - come le Piramidi, il museo egizio del Cairo o i resort turistici sul Mar Rosso - e presso le chiese cristiane e gli altri siti dove è presente la comunità copta (circa 10 milioni di persone), nell'approssimarsi delle celebrazioni di Capodanno.

L'attacco più sanguinoso contro i cristiani - Tra gli attentati più sanguinosi contro i cristiani, si ricorda il doppio attacco alle chiese copte di Tanta e Alessandria d'Egitto nella domenica delle palme dello scorso anno, 9 aprile 2017. I terroristi - gli attacchi furono rivendicati dall'Isis - colpirono la chiesa di San Giorgio a Tanta sulla foce del Nilo, nella quale un kamikaze si fece saltare in aria, e la cattedrale di San Marco ad Alessandria, davanti alla quale l'attentatore si fece esplodere poco dopo la fine della messa officiata dal papa copto Tawadros II. I morti furono complessivamente 44, i feriti oltre cento. Il bilancio avrebbe potuto essere peggiore, se due ordigni nella chiesa di Tanta non fossero stati trovati e disinnescati in tempo. In seguito a quegli attentati, il presidente Abdel Fatteh Al Sisi dichiarò lo stato d'emergenza, che durò tre mesi. Oltre al governo e alle altre autorità politiche, anche il Gran Muftì Shawki Allam ha deplorato l'attacco di oggi, condannando come "traditori" gli autori dell'attentato.