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Interpol dà la caccia a Ben Ali

"Emesso mandato cattura internazionale"

L'Interpol ha emesso un mandato d'arresto internazionale nei confronti dell'ex presidente tunisino Ben Ali.

In particolare l'organismo, che ha sede a Lione, ha detto di aver inviato, attraverso l'ufficio di Tunisi, un'allerta mondiale ai suoi 188 membri, con lo scopo di ottenere la localizzazione e l'arresto di Ben Ali e di sei componenti del suo entourage, compresa la moglie.

Svizzera blocca i beni dell'ex presidente
La Svizzera ha confermato di aver congelato decine di milioni di franchi appartenenti al presidente tunisino deposto Zine el Abidine Ben Ali. La settimana scorsa si era diffusa la notizia che il governo di Berna, su richiesta dell'esecutivo di transizione tunisino, aveva bloccato tutti i beni di Ben Ali e di una quarantina di persone legate all'ex presidente e alla moglie. Le autorità non hanno fornito una cifra del denaro bloccato, ma per la prima volta hanno ammesso che si tratta di diversi milioni di franchi. Secondo la stampa locale la famiglia di Ben Ali è proprietaria di diversi beni nei cantoni di Ginevra e Friburgo.

Tunisia, migliora la situazione nel Paese
Malgrado i nuovi scontri scoppiati a Tunisi nei pressi del Palazzo del governo, e lo sciopero in corso a Sfax, seconda città del Paese maghrebino, le autorità hanno disposto una ulteriore riduzione del coprifuoco in quanto, a loro giudizio, "la situazione della sicurezza è migliorata": lo ha annunciato la televisione di Stato, secondo cui da ora il provvedimento scatterà sempre dalle 22, ma si concluderà alle 4 del mattino seguente invece che alle 5. La durata del coprifuoco era già stata accorciata il 16 e il 19 gennaio scorsi, sempre con la stessa motivazione; la misura era stata adottata quando l'ex presidente Zine al-Abidine Ben Ali era ancora in carica per fare fronte alla rivolta popolare, che il giorno 14 lo ha infine costretto alla fuga.