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Airbus 330 forse esploso in volo

Ipotesi di esperti a "Le Monde"

La dispersione dei rottami dell'Airbus 330 in mare, in un raggio di 5 km, fa pensare che l'aereo Air France da Rio a Parigi sia esploso in volo ad alta quota.

L'ipotesi è stata formulata da specialisti della compagnia aerea sentiti da Le Monde. La posizione di alcuni resti, inoltre, secondo il il colonnello Jorge Amaral, portavoce delle forze armate brasiliane, indica un tentativo di virare, forse per tornare verso l'Isola di Fernando de Noranha.

Gli specialisti della compagnia sentiti dal quotidiano francese hanno riferito che i resti dell'aereo sono stati localizzati in due zone distanti tra di loro 60 chilometri e situate a Est di dove l'Airbus ha mandato uno dei suoi ultimi messaggi automatici prima della sua scomparsa. "Una posizione - ha suggerito il colonnello Jorge Amaral - che indica che l'aereo può tentato di virare, forse per ritornare verso l'Isola di Fernando de Noranha".

Tuttavia, secondo gli esperti di sicurezza del volo bisogna considerare che a 24 ore dal disastro aereo i rottami che sono stati attribuiti con sicurezza al velivolo sono stati spostati dalle correnti e dai venti. "E' quindi necessario - rilevano - studiare le correnti per risalire al punto d'impatto". A detta degli esperti, però, l'ipotesi dell'esplosione in volo non è coerente con l'ultima chiamata dal velivolo che, a detta dell'Air France, avrebbe denunciato un guasto al sistema elettrico di bordo.

La stampa francese sta sondando diverse cause della tragedia aerea. Le Point segue l'ipotesi del fulmine indicata dal direttore generale della compagnia aerea, Pierre-Henri Gourgeon. Il fulmine avrebbe distrutto il radar rendendo l'aereo cieco. In questo modo il velivolo non avrebbe potuto evitare di entrare in un cumulo nembo, nuvola a grande espansione verticale, dentro la quale l'aereo sarebbe stato colpito dalle correnti ascendenti e discendenti e tornadi. Le Point non esclude che il fulmine abbia invece prodotto un incendio a bordo come successo nel 1998 all'aereo Swissair in volo tra New York e Ginevra.

Secondo il presidente dell'Aviazione brasiliana, Adalberto Fabeliano, intervistato da El Mundo, inoltre, la rotta seguita dai piloti di Air France non sarebbe stata quella prevista a a 37.000 piedi, ma a 35.000 piedi forse per evitare una forte turbolenza o a causa di un avaria all'altimetro.

Si fanno invece più remote, anche se non ancora escluse, le ipotesi di una collisione in volo, e di un atto terroristico che solitamente viene rivendicato nelle ore successive.