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In Iraq centomila cristiani in fuga Patriarca: "Croci divelte dai jihadisti"

Sempre più drammatica la situazione dei cristiani nel nord del Paese. Il racconto del patriarca di Kirkuk: "Gli estremisti hanno bruciato anche migliaia di antichi manoscritti".

Maloula, cristiani, siria
-afp

Sono almeno 100mila i cristiani in fuga dalle città del nord iracheno conquistate nelle ultime ore dai jihadisti. Lo ha riferito il patriarca caldeo di Kirkuk, Louis Sako, parlando di "disastro umanitario". Gli estremisti, ha raccontato il religioso, hanno anche "tolto le croci dalle chiese e bruciato antichi manoscritti". Il Papa lancia un "appello anche alla coscienza di tutti" e alla preghiera di tutti i cristiani e le Chiese.

In Iraq centomila cristiani in fuga Patriarca: "Croci divelte dai jihadisti"

"Le chiese sono occupate, le croci sono state tolte. I profughi cristiani sono fuggiti con nient'altro che i loro vestiti addosso, alcuni a piedi, per raggiungere la regione del Kurdistan", ha raccontato. Il prelato ha aggiunto che i jihadisti hanno anche bruciato 1.500 antichi manoscritti cristiani.

Qaraqosh è la più grande città cristiana dell'Iraq, nella provincia settentrionale di Ninive, di cui Mosul è la capitale. I jihadisti hanno conquistato anche le città vicine di Tal Kayf, Bartella e Karamlesh.

Suora: "In fuga con i pigiami" - "I jihadisti del califfato sono arrivati in forze e con gli altoparlanti hanno imposto alla popolazione di abbandonare le loro case così come erano. La gente è stata costretta a scappare in pigiama". E' la drammatica testimonianza all'agenzia vaticana Fides di suor Luigina delle Suore Caldee Figlie di Maria Immacolata sulla cacciata degli abitanti dei villaggi cristiani della valle di Ninive.

Appello di Papa Francesco - Un "appello alla comunità internazionale" viene rivolto dal Papa per l'Iraq, in particolare per "porre fine al dramma umanitario in atto e perché si adoperi a proteggere i minacciati dalla violenza e assicurare aiuti agli sfollati". Appello anche alla "coscienza di tutti" e alla preghiera di tutti i cristiani e le Chiese. L'appello di papa Francesco, letto da padre Federico Lombardi, si articola in una ampia dichiarazione in cui viene rilanciato anche l'appello di papa Francesco pronunciato all'Angelus dello scorso 20 luglio. Oggi, "alla luce degli angosciosi eventi", che "interessano popolazioni inermi", il Papa si unisce agli appelli dei vescovi e si rivolge alle comunità cristiane, alla comunità internazionale e "alla coscienza di tutti".

Nuovi attentati, cristiani nel mirino - Almeno 24 persone sono morte e un'ottantina sono rimaste ferite oggi in due attentati suicidi in Iraq, uno dei quali ha preso di mira una moschea di Kirkuk dove famiglie di rifugiati avevano trovato riparo. Otto di loro sono rimasti uccisi e 40 sono rimasti feriti. Lo hanno reso noto fonti della sicurezza.

La moschea sciita colpita dall'attentato, quella di Al Mujtabi, ospitava profughi provenienti dalla città di Tuz Khurmatu, investita dall'offensiva dei jihadisti sunniti dello Stato islamico. Dapprima è saltata in aria un'autobomba parcheggiata vicino al luogo di culto. Poi un attentatore suicida si è fatto saltare in aria a bordo di un pulmino-bomba.