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Roma, teste di maiale all'ambasciata israeliana e alla mostra sull'ebraismo

Sale lʼindignazione della comunità ebraica della Capitale. Venerdì la medesima minaccia era giunta alla sinagoga

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Una scatola con una testa di maiale è stata spedita all'ambasciata israeliana di Roma. Un'altra, del tutto simile, è stata consegnata al museo di piazza Sant'Egidio, sempre nella Capitale, dove è in corso una mostra sulla cultura ebraica. Un primo pacco, identico, era stato consegnato venerdì alla sinagoga, provocando forte allarme. Chi lo aveva ricevuto aveva chiesto l'intervento degli artificieri.

Una volta scoperto che non si trattava di ordigni, è salita l'indignazione nella comunità ebraica per il chiaro messaggio di offesa.

I tre plichi con teste di maiali destinati alla Sinagoga di Roma, all'ambasciata israeliana e alla mostra erano stati affidati a una società che si occupa di consegne. Uno dei plichi, quello destinato all'ambasciata, non è arrivato a destinazione perché un dipendente si è insospettito per il cattivo odore e ha allertato le forze dell'ordine.

La Digos ha sequestrato le tre scatole e il dipendente della società che ha preso in consegna i pacchi è stato già ascoltato dagli agenti. Il sindaco di Roma, Ignazio Marino: "Chi offende la comunità ebraica oltraggia Roma".

Berlusconi: "Solidarietà a Comunità Roma" - "Alla Comunità ebraica di Roma, al Rabbino capo Riccardo Di Segni, al Presidente dell'Unione delle Comunità ebraiche Italiane Renzo Gattegna va tutta la mia solidarietà per i vili gesti che hanno subito in questi giorni". Così il presidente di Fi Silvio Berlusconi. "Se da una parte dobbiamo essere vigili contro questi fenomeni di antisemitismo mai sopiti, dall'altra dobbiamo saper raccogliere l'appello del Presidente della Comunità ebraica di Roma, Riccardo Pacifici, a non farci distrarre dai grumi di intolleranza e ignoranza che esistono ancora nel nostro Paese e, invece, guardare a tutti quei giovani, sentinelle della memoria, che in questi giorni, insieme ai loro insegnanti, stanno lavorando per commemorare il Giorno della Memoria del prossimo 27 gennaio. Dobbiamo impegnarci in questa sfida ogni giorno dell'anno", conclude Berlusconi.