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Corona, l'ex collaboratrice Geraldine: "Non l'ho incastrato io"

La donna a Matrix: "Quando cʼè stata la perquisizione non lavoravo già più per lui, su di me sono state dette tante falsità"

"Io non sono assolutamente la donna che ha incastrato Fabrizio Corona".

Lo ha detto a Matrix Geraldine Darù, ex assistente di Corona, parlando della vicenda giudiziaria che vede coinvolto l'ex re dei paparazzi. "Ho lavorato per lui fino al 2 settembre, quando c'è stata la perquisizione avevo già finito", ha spiegato. Poi ha ribadito: "Tra me e Fabrizio non c'è mai stata alcuna lite, Corona è tutto tranne che un delinquente".

"Su di me dette un sacco di falsità" - "Ho deciso di venire a parlare in televisione, perché in questa settimana sono state dette molte cose che non mi sono piaciute. Io non sono assolutamente la donna che ha incastrato Fabrizio Corona, non mi è piaciuto che si sia parlato male di me senza mettere a confronto la verità, perché i pettegolezzi sono una cosa, ma la verità è un'altra", ha detto la donna ospite di Nicola Porro.

"Per Corona ho fatto di tutto" - "Ho conosciuto Fabrizio nel 2012 quando lavoravo con un'altra persona e avevamo l'ufficio a fianco. Ci siamo conosciuti, poi sono diventata la compagna del suo ex autista. Ho lavorato per Corona da fine gennaio 2016 fino al 2 settembre 2016. Avevo già finito di lavorare per lui quando c'è stata la perquisizione. Tra me e Fabrizio non c'è mai stata alcuna lite - ha aggiunto la Darù - Io facevo tutto per lui: autista, amica, confidente, tutto: in quei nove mesi gli ho seguito la casa, gli portavo i miei clienti».

"Tra me e Fabrizio mai neanche un bacio" - "Fabrizio Corona è una bellissima persona, estroversa, ma la cattiveria e la delinquenza sono cose diverse. Io ho creduto in lui perché è un grande imprenditore, una persona molto intelligente dal carisma strepitoso, che si fa amare dopo un minuto che lo si conosce. È una persona che ama lavorare come me e con lui ho unito l'amicizia al lavoro. Oggi voglio bene a Fabrizio - prosegue - non mi pento di nulla, né di averci lavorato né di essere stati amici. Non parlo male di Fabrizio, non potrei mai farlo. Ho creduto in lui, ma quando ho capito che stava andando oltre le righe mi è caduta la stima. Non ero innamorata di Corona non ci siamo neanche mai baciati».

"Quella notte in hotel con un borsone pieno di soldi" - Il racconto della donna si sofferma poi sulla notte che ha trascorso in albergo con un borsone pieno di soldi. "Non ho mai aperto quel borsone, fino a quando una mia amica, collaboratrice di Atena, mi ha chiesto se non avessi paura del contenuto e allora l'ho aperto. L'ho subito richiuso: ho visto che c'erano delle buste con scritte delle cifre; ho capito che si trattava di soldi, ma non le ho mai aperte. Purtroppo sono un'ingenua e questa mia ingenuità purtroppo non mi ha fatto pensare a cose di questo genere».

"Corona è tutto tranne che un delinquente" - "Credo che in Italia, soprattutto in discoteca, si faccia spesso del nero; quello che fa rumore è che ad averlo fatto sia stato Fabrizio Corona, ma non è molto diverso da altri personaggi", conclude la Darù. "Il carcere può servire a Fabrizio, perché ha sbagliato con la legge, ma lui va curato per il suo legame con i soldi, deve essere disintossicato perché finché non verrà curato non starà mai bene. Fabrizio di fronte ai soldi non è lui, non è in sé. Quando viene associata la parola delinquente a Fabrizio Corona è un'offesa. Fabrizio Corona è tutto tranne che un delinquente".