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Leone di Lernia, il ricordo del direttore di Radio 105

La commovente lettera dʼaddio di Angelo De Robertis

Con la scomparsa di Leone di Lernia Radio 105 ha perso una delle voci più dissacranti e irriverenti.

A salutarlo per l'ultima volta, oltre ai tanti fan e amici, anche il direttore Angelo De Robertis attraverso una lettera d'addio. "Ho conosciuto Leone grazie a un jukebox, era la metà degli anni Settanta" ricorda "Cantava I Gotcha di Joe Tex nel suo inconfondibile stile trash-demenziale. Fu in quel bar che sentii per la prima volta la sua voce".

"Fu invece in Tv che scoprii che aspetto aveva: lo vedevo apparire in un angolino intento, come suo solito, a infilarsi in qualche inquadratura nel bel mezzo di un collegamento dalle tribune dello Stadio di San Siro" continua "Riusciva a intrufolarsi ovunque per farsi fotografare accanto a ai personaggi più famosi dell'epoca sempre fiero, come lo è stato per tutta la sua lunga carriera, delle sue conquiste. Girava con le tasche piene di Polaroid che lo ritraevano insieme con le celebrità più importati e famose d'Italia e del mondo. C'erano davvero tutti, ad eccezione, forse (!), del Papa".

LEONE E LA RADIO - "Leone amava andare in onda e fare la radio. Ovunque lo si posizionasse nel nostro palinsesto, per lui era sempre il programma più bello e importante della radio. Era fiero dei propri successi e si stupiva del grande affetto che il pubblico gli dimostrava costantemente. Leone amava definirsi il re del trash, e quando calava il sipario, la vita diventava il suo palcoscenico, un'eterna ribalta che faceva di lui una vera rockstar, l'uomo più vero che io abbia mai conosciuto".