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"Il Tg5 non sarà di parte"

Confalonieri spiega lʼaddio di Mentana

"Enrico Mentana non è stato cacciato dal Tg5, sarà direttore editoriale di Mediaset e non è una cosa da niente".

Così Fedele Confalonieri, presidente di Mediaset, ha rintuzzato in un'intervista concessa al Corriere della Sera le critiche per l'avvicendamento alla guida del principale tg delle reti del Biscione. Sul nuovo direttore Rossella: "Farà un buon telegiornale e non di parte, perchè altrimenti non si fanno i milioni di ascolti a sera".

Confalonieri ha ripercorso il suo rapporto con Mentana ("Tre anni fa abbiamo litigato prendendoci anche a male parole, aveva flirtato troppo con Telemontecarlo") riconoscendo al giornalista grandi meriti e indicando quali possano essere le sue prossime responsabilità: "Ha dimostrato di saper fare nascere e crescere dal nulla un telegiornale quotidiano, autorevole, indipendente e leader negli ascolti, adesso le sue capacità e la sua cultura dovrà usarle non solo una mezz'ora per sera, ma sempre", ha detto il numero uno di Cologno Monzese che ipotizza per l'ex direttore del Tg5 un "programma alla Letterman". Spiegazioni esaustive anche per quanto riguarda i criteri di scelta del successore di Mentana, Carlo Rossella: "Un signore che faceva l'inviato di guerra quando altri non sapevano ancora tenere una penna in mano. E' stato uomo di sinistra ed è stato capace di fare, se non sbaglio, sotto il governo Dini, il 34% di ascolti al Tg1".

Confalonieri ha poi commentato positivamente le reazioni più soft dell'opposizione sul cambio della guardia: ("Fassino ha chiesto solo chiarimenti, che il buon senso si stia facendo strada?") e non ha risparmiato una critica nemmeno a Silvio Berlusconi: "Non ha capito -ha detto il presidente di Mediaset- che a volte è più motivante promettere sangue, sudore e lacrime che dire che viviamo nel migliore dei mondi possibile".