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Spagna troppo forte: Pedro stende l'Italia

L'attaccante del Barcellona sigla l'1-0 complice un'incertezza di Buffon

di MAX CRISTINA

- Ritorno amaro a Madrid per l'Italia che non tornava nella capitale spagnola dal Mondiale vinto al Bernabeu nel 1982. Al Calderòn, casa dell'Atletico, gli Azzurri escono sconfitti nell'amichevole di lusso contro la Spagna campione d'Europa e del Mondo in carica. Finisce 1-0 per le Furie Rosse grazie al gol di Pedro al 63', complice un'incertezza di Buffon dopo almeno due parate decisive. Per l'Italia, poco pericolosa, palo di Cerci al 4'.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

    LA PARTITA

    Tornare là dove più di trent'anni prima hai trionfato è sempre bello. Otto chilometri più a sud, è vero, ma le emozioni per noi italiani restano le stesse prima del match. In campo, però, i ricordi non contano e il presente parla chiaro: la Spagna campione di tutto, d'Europa e del Mondo, è decisamente più forte di questa Italia. Niente di nuovo, ma la pratica in questa amichevole di preparazione al Mondiale ha superato di gran lunga la teoria. L'1-0 è un risultato stretto alla Spagna, lo sa anche Prandelli, ma a preoccupare con i dovuti accorgimenti del caso è il modo in cui è arrivata questa sconfitta, per quanto preventivabile. Ha deciso Pedro, complice un errorino di Buffon, ma potevano deciderla altri e ben prima se non fosse stato proprio per il portiere della Juventus. E noi? Poca roba, spesso casuale come il palo di Cerci dopo un'ottima azione individuale già al 4'. Per il resto esordi, ottimo quello di Paletta, prove tattiche e tanta fatica.

    In campo non c'è stata storia e non solo per l'estenuante possesso palla iberico che già in passato gli Azzurri erano riusciti a sterilizzare quasi completamente. La differenza oltre che nella tecnica è stata nelle gambe, nel fiato, nella geometria. In poche parole: tutto. Le Furie Rosse, in quest'occasione di nero vestite, hanno controllato l'andamento del match dal primo all'ultimo secondo, salvo rari rallentamenti e facendo correre la palla insieme all'avversario. Il centrocampo folto dell'Italia ha fatto fatica a pressare alto, ma anche a dare il giusto ritmo alle vitali ripartenze. Quelle due-tre volte in cui tutto è filato liscio, ci ha pensato un impreciso Osvaldo a vanificare gli sforzi dei compagni.
    Il fraseggio spagnolo però è rimasto avaro di gol fino a metà ripresa quando l'asse Silva-Iniesta ha saputo pensare e soprattutto inventare il gol vittoria di Pedro: percussione dell'esterno del City, colpo di genio, pardòn, di tacco di Iniesta e gol dell'attaccante del Barcellona con semi-papera di Buffon, ingannato da un tiro non proprio pulito dello spagnolo. Colpe innegabili quelle del portiere in occasione della rete, ampiamente perdonabili tornando indietro e sottolineando in blu, il colore dei buoni a scuola, gli interventi più che decisivi su Fabregas, Iniesta e Thiago Alcantara. La stessa matitona blu è da usare anche per un altro protagonista azzurro, una novità assoluta: Gabriel Paletta. La sua prova è stata precisa, puntuale, priva di errori. Ha saputo annullare il tanto temuto Diego Costa (al secondo esordio in una Nazionale e sempre contro l'Italia), sfiorando il gol subito dopo lo svantaggio. Una piacevole novità in attesa di tempi migliori. Tempi brasiliani che si stanno avvicinando: poi non si potrà più sperimentare, non si potrà più sbagliare, non si potrà più soffrire così dal punto di vista fisico.

    LE PAGELLE

    Silva 7,5 - Il suo ingresso nella ripresa cambia ancora di più la partita. Ha cambio di ritmo, velocità, tecnica e intelligenza. Non segna ma fa segnare con numeri d'alta classe. Un valore aggiunto che noi, per esempio, non abbiamo.
    Paletta 6,5 - Ottimo il suo esordio, celebrato anche dalle parole di Prandelli. Non sbaglia un intervento pur limitandosi all'ordinaria amministrazione. E tanto basta per annullare Diego Costa. 
    Pedro 7 - Non solo il gol, fa impazzire Criscito per tutto il primo tempo per la serie che l'esterno dello Zenit, in ritardo di condizione ovvio, non lo prende proprio mai. Sul gol è anche fortunato, ma è un premio alla partita.
    Criscito e Maggio 5 - In grande difficoltà dal primo minuto all'intervallo. Non spingono, comprensibile, ma non coprono. Saltati con troppa facilità dagli avversari, lasciano voragini alle loro spalle.
    Diego Costa 5 - Siamo proprio sicuri che alla Spagna un centravanti puro serva? Il brasiliano è un corpo estraneo al gioco di Del Bosque, sempre chiuso dalla difesa azzurra. Dovrà ingranare, ma sarà più difficile del previsto. Ah, è al secondo esordio in una Nazionale contro l'Italia (21-3-2013 Brasile-Italia). Fossi nel Lussemburgo, prossima avversaria dell'Italia, ci farei un pensierino per giugno.
    Cerci 5,5 - Il palo di inizio partita è una sorta di "Sliding Doors" o di "Bivio" per dirla alla italiana. Alterna buoni momenti ad altri pessimi. Troppo alternato il suo rendimento per candidarsi a un posto da titolare per il momento.

    IL TABELLINO

    SPAGNA-ITALIA 1-0
    Spagna (4-3-3)
    : Casillas 6 (1' st Valdes 6); Azpilicueta 6, Javi Martinez 6,5, Sergio Ramos 6 (20' st Albiol 6), Jordi Alba 6,5; Busquets 6 (1' st Xabi Alonso 6,5), Thiago 7, Fabregas 6 (1' st Silva 7,5); Pedro 7 (37' st Cazorla 6), Diego Costa 5, Iniesta 7 (20' st Jesus Navas 6,5). A disp.: Reina, Juanfran, Xavi, Koke, Negredo. Ct.: Del Bosque 6,5.
    Italia (4-3-3): Buffon 6; Maggio 5 (1' st Abate 6), Barzagli 6, Paletta 6,5, Criscito 5 (1' st De Sciglio 5,5); Marchisio 6, Motta 5,5 (17' st Giaccherini 5,5), Montolivo 5; Cerci 5,5 (24' st Destro 5), Osvaldo 5,5 (24' st Immobile 5,5), Candreva 5 (1' st Pirlo 6). A disp.: Sirigu, Perin, Astori, Chiellini, Bonucci, Parolo, Verratti, Gilardino, Insigne. Ct.: Prandelli 5,5.
    Arbitro: Aranovskiy (Ucraina)
    Marcatori: 18' st Pedro
    Ammoniti: Criscito, Destro (I)
    Espulsi: nessuno

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    Brasile 2014