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Musica, morto a 70 anni Michele Mondella: discografico e promoter

Ha lavorato fianco a fianco per tutta la vita con Lucio Dalla e collaborato con i big della musica, da De Gregori a Morandi

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Lutto nel mondo della musica.

E' morto a Roma, a 70 anni, stroncato da un malore improvviso, Michele Mondella, storico promoter e discografico. Colto, disponibile, noto nell'ambiente per lo stile defilato, già direttore della promozione della Rca Italiana, quindi della Bmg Italy e fondatore nel 1997 della Midas Promotion, ha lavorato fianco a fianco per tutta la vita con Lucio Dalla. Ha collaborato con i big della musica, da De Gregori a Morandi.

Ha anche curato la promozione e comunicazione di tanti altri big, da Antonello Venditti a Eros Ramazzotti, da Luca Carboni a Samuele Bersani, Enrico Ruggeri e Ron, delle tournée italiane del Cirque du Soleil e dei grandi eventi musicali prodotti da David Zard come il musical Notre Dame de Paris.

Nato il 30 settembre 1947, Mondella ha organizzato per anni il Festival di Sanremo con Gianni Ravera e il concorso Voci Nuove di Castrocaro. Nella sua lunga carriera ha lavorato anche per la Siae, per Rai2, Rai3 e per la It Dischi di Vincenzo Micocci. E' stato tra l'altro autore di Taratatà con Vincenzo Mollica, suo fraterno amico.

Mondella ha cominciato ad occuparsi di musica con Gianni Ravera, poi, negli anni '70, aveva trovato in Vincenzo Micocci, alla It, il suo mentore. In questa etichetta, che era distribuita dalla Rca e che si dedicava alla ricerca dei nuovi talenti della musica italiana, ha promosso i primi passi di gente come Francesco De Gregori, Antonello Venditti, Riccardo Cocciante.

Proprio a lui è stata affidata la promozione di "Banana Republic", il tour negli stadi di Francesco De Gregori e Lucio Dalla, col quale ha stabilito un sodalizio umano e artistico durato tutta la vita. A Natale Dalla andava a pranzo a casa sua, a Roma Nord, perché voleva stare accanto a Michele e a sua moglie Silvana.

Dedicava ad ogni progetto in cui era coinvolto il massimo della passione e della dedizione, anche quando si trattava di un esordiente, e lottava per far riconoscere il talento di artisti che non riuscivano a sfondare. Le ristrutturazioni aziendali del mercato disocgrafico lo avevano portato a lasciare la Rca e a fondare la Midas, una società di comunicazione.

E' doloroso dover notare, per chi ha avuto il privilegio di essergli amico, che Mondella ha vissuto gli ultimi anni nell'amarezza. La morte di Lucio Dalla gli aveva lasciato un senso di vuoto, alcuni degli artisti cui aveva dedicato la vita avevano scelto di affidarsi ad altri professionisti. Il mondo della musica è cambiato dai tempi della It e della Rca.

Una cosa è sicura: la musica italiana, e la canzone d'autore, devono moltissimo a Michele Mondella. Aveva scelto di vivere dietro le quinte mettendo da parte un vero talento di narratore e ora è difficile non pensare a quanto mancheranno le sue osservazioni, le sue dritte, le battute, la sua aneddotica sconfinata, il suo parlare strascicato, la sua affidabilità. Michele Mondella se n'è andato all'improvviso e il mondo della musica sembra davvero un posto più triste.