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"La macchinazione", gli ultimi mesi di vita di Pier Paolo Pasolini

Massimo Ranieri fa rivivere lo scrittore e regista sul grande schermo nel film di David Grieco in uscita il 24 marzo

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In uscita nelle sale giovedì 24 marzo "La macchinazione", il film diretto da David Grieco che ripercorre gli ultimi tre mesi di vita di Pier Paolo Pasolini, qui interpretato da Massimo Ranieri.

Siamo nel 1975, cruciale vigilia di forti cambiamenti per l'Italia. Nel cast, anche Libero De Rienzo e Roberto Citran. Tgcom24 vi offre una clip in esclusiva.

Il film si svolge nell'estate del 1975, quando Pier Paolo Pasolini è impegnato al montaggio del suo ultimo film, "Salò o le 120 giornate di Sodoma", e nella stesura del romanzo "Petrolio" che rappresenta un atto d'accusa contro il potere politico ed economico. Da mesi ha una relazione con Pino Pelosi, un giovane sottoproletario romano che ha legami con il mondo criminale della Capitale. Una notte, alcuni amici di Pelosi rubano il negativo di "Salò" e chiedono un riscatto esorbitante. Il loro vero obiettivo non sono i soldi, ma uccidere Pasolini...

"Sono stato amico personale e collaboratore di Pasolini", ha raccontato il regista David Grieco, "e dopo la sua morte, avvenuta il 2 novembre 1975, ho cercato di onorarne in tutti i modi la memoria. Non sono mai stato soddisfatto delle ricostruzioni ufficiali: Pier Paolo non è stato ucciso dal solo Pino Pelosi ma è stato vittima di un complotto, tuttora coperto dal segreto". "Massimo Ranieri è l'interprete ideale di questo film", dice Grieco, "e non lo cambierei nemmeno con Leonardo Di Caprio".