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Perché tante polemiche
dopo il funerale di Lucio Dalla?

Di Lorenzo Panzeri

LaPresse

Ipocrisia della Chiesa, omosessualità non dichiarata e mistero sull'eredità.

La morte di Lucio Dalla ha colto tutti di sorpresa e suscitato profonda commozione, ma non sono mancate le polemiche. "La Chiesa condanna il peccato, non il peccatore", la risposta di Padre Boschi, amico e confessore di Dalla, a chi accusa le istituzioni ecclesiali di ipocrisia verso i gay credenti. E mentre a Bologna, nella chiesa di San Petronio, erano in corso i funerali del cantante, Lucia Annunziata, durante la sua trasmissione In mezz'ora, parlava di "mancato coming out".

NON SAREBBE MEGLIO PARLARE DI AMORE SENZA USARE ETICHETTE?
Decisamente sì, e meglio di tutti l'ha capito Marco Alemanno, che, tra le lacrime, dall'altare ha letto questi versi: "Vorrei girare il cielo come le rondini. E ogni tanto fermarmi qua e là. Aver il nido sotto i tetti al fresco dei portici. E come loro quando è la sera chiudere gli occhi con semplicità. Vorrei seguire ogni battito del mio cuore. Per capire cosa succede dentro e cos'è che lo muove. Da dove viene ogni tanto questo strano dolore. Vorrei capire insomma che cos'è l'amore. Dov'è che si prende, dov'è che si dà". La canzone - "Le rondini" - è di Lucio Dalla. La voce del suo compagno. Già compagno, cioè quello che realmente era da ben otto anni. Ma prima che Marco pronunciasse quel suo semplice grazie pieno di amore, tutti i media - giornali, tv e siti web - l'avevano presentato con una serie di giri di parole più o meno imbarazzanti: 'amico', 'collega', 'il più stretto collaboratore e così via.

PERCHE' SI PARLA DI MISTERO SULL'EREDITA'?
Perché quello lasciato dal cantante è un patrimonio vasto, milionario, composto da numerose ville, proprietà, terreni, opere d'arte e diritti d'autore. Perché i parenti più stretti sono lontani cugini (cinque in tutto). Il problema vero è che, fin'ora, il testamento non è ancora saltato fuori. Lucio Dalla non era legato ai beni materiali, si dice. Marco lo conferma: "Non era nello stile di Lucio fare un elenco di beni materiali, a lui non interessava la ricchezza". C'è però chi parla di un testamento olografo. Chissà. 

QUANDO NASCERA' LA "FONDAZIONE LUCIO DALLA"?
Una data precisa non c'è ancora.  Ciò che sembra quasi sicuro è che il progetto che Lucio Dalla aveva in mente da tempo vedrà comunque la luce. Si tratta della "Fondazione Lucio Dalla". Il cantante amava la sua città e voleva regalarle un laboratorio d'arti e musica. Una sorta di trampolino di lancio per i giovani talentuosi. Avrebbe voluto farlo diventare l'elemento distintivo della sua Bologna. Che credesse nei giovani, poi, è assodato: a dimostrarlo la sua ultima partecipazione al Festival di Sanremo, dove era a fianco di Pier Davide Carone. E, a proposito di Sanremo, il pensiero non può che andare a Morandi, che, dopo l'esibizione de "I soliti idioti", si è sentito in dovere (quasi in obbligo) di dichiare pubblicamente il suo amore per i gay. E anche lì furono polemiche.

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