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Sfiducia, Renzi: innegabile la realizzazione di punti del programma

"Un avviso di garanzia è stato per 20 anni una sentenza definitiva". Così il premier al Senato prima del voto sulle mozioni di sfiducia. Napolitano: "DʼAmbrosio ha pagato con la vita montature giornali"

"E' legittimo non essere d'accordo sui provvedimenti, ma è impossibile negare che i punti del programma sono stati affrontati con successo da governo e Parlamento.

Mi riferisco alla riforma costituzionale e alla legge elettorale. Lo ha detto il premier Matteo Renzi in Senato prima del voto sulle due mozioni di sfiducia al governo. Il premier ha poi parlato delle ultime inchieste: "Rispetto sentenze, non veline che violano il segreto istruttorio".

"Rispetto sentenze, non veline che violano segreto istruttorio" - Renzi ha poi parlato delle ultime inchieste. "Io sono per la giustizia, non sono per i giustizialisti; rispetto le sentenze dei giudici non le veline che violano il segreto istruttorio: quando diciamo che bisogna arrivare a sentenza non accusiamo la magistratura ma stiamo rispettando la Costituzione italiana su cui abbiamo giurato. Un avviso di garanzia - ha ricordato - è stato per 20 anni una sentenza definitiva, vite di persone per bene sono state distrutte. Ora basta: l'avviso di garanzia non è mai una condanna".

"Giudici parlino con sentenze, fare presto" - "I giudici devono parlare con le sentenze e noi li incoraggiamo ma le sentenze devono arrivare presto perché noi vogliamo sapere chi è il responsabile, il colpevole, chi ruba". Così il premier riferendosi all'inchiesta di Potenza.

"Caso Potenza non è chiuso, aspettiamo le sentenze" - "La vicenda di Potenza non è chiusa: ci auguriamo che i magistrati di Potenza siano messi in condizione velocemente di concludere le indagini". "Ce lo auguriamo - ha aggiunto - prima che per gli indagati perché ci sono 400 persone in cassa integrazione, i dipendenti dell'Eni di Viggiano. I giudici devono parlare con le sentenze e noi li incoraggeremo, ma le sentenze devono arrivare presto perché vogliamo sapere chi è responsabile, chi è colpevole, chi ruba".

Napolitano d'accordo con Renzi: certe intercettazioni manipolate "Vengono pubblicate anche intercettazioni estrapolate dal contesto. Com'è successo al mio consigliere D'Ambrosio che ci ha rimesso la pelle con un attacco cardiaco, non lo dimentico". Così Giorgio Napolitano commenta il passaggio sulla giustizia di Matteo Renzi prima del voto di sfiducia al Senato. "In passato ci sono stati casi gravi di montature giornalistiche contro persone che hanno ricevuto avvisi di garanzia e poi sono state scagionate", afferma