Toyota i-Road, car sharing pulito
Emissioni zero e prezzi contenuti
Tre ruote, due allʼavantreno e una posteriore.
Toyota i-Road
e la città dovʼè possibile muoversi così èGrenoble
, che dallo scorso ottobre sta portando avanti ilservizio di car sharing "Citélib by Ha:mo”
, che tradotto sta per "città libere con armonia". Siamo andati nella deliziosa cittadina francese per scoprire come funziona il servizio.Il car sharing di Grenoble con Toyota i-Road è un progetto che durerà 3 anni
e coinvolge, oltre alle amministrazioni cittadine, anche ilcolosso dellʼenergia francese EDF e la sussidiaria Sodetrel
. Per preparare gli automobilisti a muoversi con facilità e nel massimo rispetto ambientale, sono a disposizione35 scooter a tre ruote i-Road e 35 vetture leggere monoposto (Coms)
,sempre elettriche e sempre Toyota
. La prima impressione del nostro giro con i-Road è che, oltre a essere innovativo, il veicolo è spassosissimo.A girare in curva è la ruota posteriore
, mentre una delle due anteriori ‒ a seconda della curva ‒ si alza o si abbassa per assecondare lʼinclinazione del mezzo (tecnologia Active Lean).Lʼapproccio in curva è diverso, si sterza quando le ruote anteriori sono allʼaltezza della curva, quindi prima, e si parcheggia in parallelo fra due vetture esattamente al contrario: si entra di muso e si esce in retromarcia. Insomma, un poʼ bisogna prenderci la mano col tre ruote elettrico Toyota. Eppure
i-Road è sì rivoluzionario, ma semplice
. Dopo alcune istruzioni e qualche esercizio di prova, ci si prende gusto e non si vorrebbe più scendere! È agile, perfetto in città e poi è divertentissimo,piega tantissimo in curva ma ha grande stabilità
. Non è previsto lʼuso del casco, stante la copertura e la chiusura con finestrini, e proprio come una vetturetta ha la cintura di sicurezza.Raggiunge la velocità massima di 45 km/h e le batterie si ricaricano in 3 ore circa
.Toyota i-Road rappresenta dunque unʼinnovazione tecnologica tangibile, e per questa ragione è stato scelto per un progetto così innovativo come il car sharing di Grenoble. Che ha messo in funzione una