Viaggio a Raqqa, ecco quel che resta della città liberata dall'Isis
Quattro mesi di battaglia per sconfiggere il Calaffato Nero, 3mila morti e una spianata di macerie spettrale, un nucleo urbano di rovine
Una città di oltre duecentomila abitanti totalmente abbandonata, quel che resta di Raqqa oggi è una spianata di macerie vuota, spettrale, un nucleo urbano di rovine. Quattro mesi di battaglia per la liberazione dall'Isis l'hanno ridotta così: negozi sventrati, mercanzia abbandonata, automobili bruciate.
Qui il Califfato Nero nei momenti più floridi riusciva ad incassare anche un miliardo di dollari l'anno tra contrabbando di petrolio e tasse proibitive, ora è stato sconfitto e ha perso la sua capitale economica. I responsabili dell'enclave curda-siriana hanno voluto organizzare nello stadio la cerimonia per la dichiarazione della vittoria.
Non è un caso. Qui sono avvenuti gli scontri più feroci negli ultimi giorni. L'Isis aveva utilizzato le sue massicce strutture di cemento per montare l'ultima disperata resistenza prima di ripiegare in ritirata e lasciare au combattenti un'amara vittoria: 3mila morti, tra cui mille civili e qualche scheletro di cemento.
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