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Ucraina, l'accordo ferma le violenze e Ianukovich lascia Kiev

Media: per raggiungere in aereo Kharkiv, città dove le proteste sono più lievi

ucraina viktor ianukovich yanukovich
-afp

Il presidente ucraino Viktor Ianukovich avrebbe lasciato la capitale Kiev per raggiungere in aereo Kharkiv, città dell'Ucraina orientale russofona dove le proteste antigovernative hanno poco seguito.

Lo sostiene la testata Zn.ua, vicina all'opposizione, citando un non meglio specificato alto funzionario dell'amministrazione presidenziale.

Secondo questa fonte, che non ha fino ad ora trovato conferme, inoltre, Ianukovich volerebbe assieme al presidente del parlamento Volodimir Ribak, al capo dell'amministrazione presidenziale Andriei Kliuiev, e al deputato Vadim Novinskii.

Se confermata la notizia, sarebbe un epilogo degno di una giornata a dir poco convulsa, che vede in extremis governo e oppositori trovare un accordo, benedetto da Onu e Ue, per fermare, si spera definitivamente, le violenze di questi ultimi giorni, che hanno portato il Paese a un passo dalla guerra civile. Dopo la carneficina di questi giorni a Kiev, dove, secondo le stime ufficiali, hanno perso la vita almeno 80 persone, il presidente ucraino Viktor Ianukovich trovano un compromesso, che prevede elezioni presidenziali anticipate entro fine anno, una riforma costituzionale che riduca i poteri del capo dello Stato, e la formazione di un governo d'unita' nazionale.

Concessioni che puntano a evitare altri scontri sanguinosi tra polizia e insorti, secondo lo stesso Ianukovich. Ma sembra che il parlamento abbia anche trovato il modo per far tornare in libertà Iulia Timoshenko, approvando degli emendamenti al codice penale che depenalizzano l'abuso d'ufficio, reato per il quale l'ex premier e' stata condannata a sette anni di reclusione in un processo che molti ritengono di matrice politica.

L'organo legislativo ha inoltre approvato un'amnistia "incondizionata" per tutti i manifestanti e ha sollevato dall'incarico di ministro dell'Interno Vitali Zakharcenko, accusato dall'opposizione di essere tra gli artefici delle violenze della polizia contro i manifestanti antigovernativi.

Intanto la Casa Bianca ha annunciato che il presidente americano Barack Obama chiamerà al telefono il presidente russo Vladimir Putin per discutere della crisi ucraina. Gli Usa hanno accolto di buon grado l'accordo tra autorità e opposizione nella repubblica ex sovietica, ma hanno anche ribadito che rimane l'ipotesi di sanzioni personali contro Ianukovich e il suo entourage, perché "chi ha compiuto violenze deve essere chiamato alle sue responsabilità".

Sul fronte interno, il partito delle Regioni di Ianukovich intanto sembra iniziare a sgretolarsi, e sono almeno 28 i deputati che hanno abbandonato il gruppo parlamentare del partito di maggioranza. Già giovedì notte, del resto, il parlamento aveva condannato l'uso della forza da parte del governo anche con il voto di alcuni deputati "regionalisti".