I dati

Giornata mondiale delle vittime di amianto, in Italia 60mila morti in 10 anni

"Soltanto la bonifica e messa in sicurezza può evitare le esposizioni e quindi le future diagnosi di malattie asbesto correlate", ha detto Ezio Bonanni, presidente dell'Osservatorio Nazionale Amianto

28 Apr 2024 - 09:48
 © -afp

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In Italia, negli ultimi dieci anni, sono state circa 60mila le persone morte per malattie legate all'amianto. Nel 2023, l'Osservatorio Nazionale Amianto ha censito circa 2mila casi di mesotelioma, con un indice di mortalità, rapportato ai 5 anni antecedenti, di circa il 93% dei casi. Nello stesso anno, sono state circa 4mila le nuove diagnosi di tumore del polmone per esposizione ad amianto (al netto del fumo e degli altri agenti cancerogeni), con un indice di sopravvivenza (a 5 anni) stimato del 12% per un calcolo di circa 3.500 decessi. I dati sono stati diffusi in occasione della Giornata mondiale delle vittime di amianto che si celebra il 28 aprile.

"In questo giorno, in cui si ricordano le vittime dell'amianto rivolgiamo un appello alla premier Meloni perché torni nell'agenda di governo - afferma Ezio Bonanni, presidente dell'Osservatorio -. Ricordiamo che soltanto la bonifica e messa in sicurezza può evitare le esposizioni ad amianto e quindi le future diagnosi di malattie asbesto correlate che, purtroppo, in più del 90% dei casi si tramutano in una sentenza di morte". L'Osservatorio spiega, inoltre, che "ogni anno ci sono 10mila nuove diagnosi, in prevalenza uomini". Le regioni a maggior rischio sono "la Lombardia, il Piemonte, la Liguria e il Lazio, che rappresentano oltre il 56% dei casi segnalati, con una media annua di casi diagnosticati compresa tra 1.500 e 1.800".

In Italia, nel 2024, sono presenti "40 milioni di tonnellate di amianto all'interno di 1 milione di siti e micrositi, di cui 50mila industriali, e 42 di interesse nazionale. La situazione è ancora più drammatica - aggiunge l'Osservatorio - in quanto il pericoloso cancerogeno è presente anche negli edifici di 2.500 scuole (stima 2023), all'interno delle quali sono esposti più di 352mila alunni e 50mila soggetti del personale docente e non docente. Ancora, 1.500 biblioteche ed edifici culturali compresi almeno 500 ospedali (stima per difetto perché la mappatura Ona è ancora in corso), hanno componenti in amianto nelle strutture e negli impianti tecnici, in particolare termici, elettrici e termoidraulici".

Le statistiche dell'Oms

 Secondo le statistiche dell'Oms, sono circa 125 milioni i lavoratori in tutto il mondo ancora esposti alla sostanza cancerogena e più di 107mila muoiono ogni anno a causa dell'asbesto.

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