Svizzera, referendum energia: vincono i sì all'uscita graduale dal nucleare
Il 58,2% dei votanti ha optato per la promozione delle rinnovabili e lʼincremento dellʼefficienza energetica
Gli svizzeri hanno approvato con un referendum il graduale abbandono dell'energia nucleare e una politica di promozione delle rinnovabili.
Favorevoli alla revisione della legge sull'energia il 58,2% dei voti, dice l'agenzia di stampa elvetica Ats. Il popolo era chiamato a pronunciarsi su una proposta del governo per ridurre il consumo di energia e aumentare l'efficienza energetica. Previsto anche il divieto di costruire nuove centrali nucleari.
Il governo elvetico aveva cominciato a lavorare al progetto "Strategia energetica 2050" dopo l'incidente nucleare di Fukushima del 2011. In Svizzera ci sono cinque centrali nucleari, che saranno disattivate entro 20 e 30 anni.
Il percorso "verde" della Svizzera - Il 27 novembre 2016, gli svizzeri avevano bocciato con il 54,2 % di voti contrari un'iniziativa popolare dei Verdi che chiedeva la chiusura delle centrali nucleari del Paese entro il 2029. Il testo odierno non fissa invece scadenze per l'abbandono dell'atomo, ma prevede infatti la graduale chiusura degli impianti esistenti, che verrebbero disattivati al termine del loro ciclo di vita, ed il divieto di realizzare nuove centrali.