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Accordo su tregua e ostaggi, entro giovedì la risposta di Hamas

Israele riapre il valico di Erez con il nord di Gaza. Media: Netanyahu dice no all'accordo che include la fine della guerra. Turchia: "Denunceremo Tel Aviv all'Aia come ha fatto il Sudafrica"

Fotogallery - Israele riapre il valico di Erez con il nord di Gaza

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 208.

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha detto al segretario di stato Usa Antony Blinken che non accetterà un accordo con Hamas che includa la fine della guerra. Lo ha riferito il giornalista Barak Ravid su Axios che cita fonti Usa e israeliane. Hamas invece analizza il piano preparato dall'Egitto e risponderà giovedì. Israele, nel frattempo, ha riaperto il valico di Erez con il nord della Striscia dopo circa 7 mesi dalla sua distruzione per l'attacco del 7 ottobre, una mossa sollecitata dagli Usa per portare più aiuti all'enclave palestinese. Intanto, il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, ha reso noto: "Come Turchia, abbiamo deciso di prendere parte nel caso (per genocidio) presentato dal Sudafrica contro Israele alla Corte di Giustizia internazionale" dell'Aia.

  • 01 mag

    Usa: molo artificiale per gli aiuti a Gaza è oltre il 50%

    La costruzione da parte dell'esercito americano del molo artificiale e temporaneo per consentire la consegna di ulteriori aiuti umanitari alla Striscia di Gaza è completata per oltre la metà: lo ha annunciato il Pentagono. Di fronte ai blocchi israeliani sulla fornitura di aiuti via terra nel territorio palestinese assediato e in preda a un disastro umanitario, il presidente americano Joe Biden ha annunciato all'inizio di marzo la creazione di questa installazione. "Ad oggi, abbiamo completato più del 50% del porto", ha detto ai giornalisti Sabrina Singh, vice portavoce del Pentagono.

  • 01 mag

    Netanyahu dice no ad accordo fine guerra con Hamas

  • 01 mag

    Hamas: risposta su accordo con Israele giovedì

    I leader di Hamas stanno studiando la proposta di cessate il fuoco avanzata dai mediatori egiziani e sperano di rispondere entro giovedì. È quanto riferisce Hamas in una dichiarazione inviata ad Associated Press. L'attuale round di colloqui per una tregua fra Israele e Hamas sembra essere serio, ma le parti rimangono distanti su una questione chiave: se la guerra debba terminare o meno nell'ambito dell'accordo. Ribadendo le loro posizioni di fondo, i vertici di Hamas hanno detto che stanno lavorando a una risposta alla proposta che porti alla fine delle operazioni militari di Israele nella Striscia di Gaza, alla consegna degli aiuti umanitari tanto necessari e all'inizio della ricostruzione del territorio devastato, nonché alla liberazione degli ostaggi detenuti da Hamas in cambio di prigionieri palestinesi. 

  • 01 mag

    La Colombia rompe le relazioni diplomatiche con Israele

    La Colombia rompe le relazioni diplomatiche con Israele. Lo annuncia il presidente Petro.

  • 01 mag

    Blinken: "Israele non attacchi Rafah, Hamas accetti l'intesa"

    Il segretario di Stato Usa Antony Blinken, in visita in Israele, ha suggerito allo Stato ebraico "altre soluzioni" piuttosto che attaccare Rafah, l'ultima cittadina nel sud della Striscia di Gaza dove ci sono un milione e mezzo di sfollati, e allo stesso tempo ha esortato Hamas ad accettare l'intesa, perché in caso contrario mostrerebbe che non gli importa nulla del destino dei palestinesi.

  • 01 mag

    Gallant: ogni sforzo su ostaggi ma ci prepariamo per Rafah 

    "Israele assumerà ogni iniziativa per il ritorno degli ostaggi ma si sta preparando per l'operazione a Rafah". Lo ha detto il ministro della difesa israeliano Yoav Gallant accompagnandolo nella visita al valico di Kerem Shalom da dove poi partono gli aiuti umanitari per Gaza. Quella di Blinken è la prima visita di un esponente dell'amministrazione di Joe Biden a Kerem Shalom che si trova, in territorio israeliano, a poca distanza da Rafah.

  • 01 mag

    Israele riapre il valico di Erez con il nord di Gaza

    Israele ha riaperto il valico di Erez con il nord della Striscia dopo circa 7 mesi dalla sua distruzione per l'attacco di Hamas del 7 ottobre. Una mossa sollecitata dagli Usa per portare più aiuti all'enclave palestinese e concretizzatasi nel giorno della visita in Israele del segretario di stato Antony Blinken. La riapertura era stata sollecitata anche dalle agenzie internazionali. Israele aveva annunciato la ripresa delle attività del valico lo scorso mese.

  • 01 mag

    Blinken: "Imperativo l'aumento degli aiuti a Gaza"

    "A Gerusalemme ho incontrato il premier israeliano Benyamin Netanyahu sugli sforzi per raggiungere un accordo di cessate il fuoco con il rilascio degli ostaggi e sull'imperativo di sostenere l'aumento degli aiuti ai civili in tutta Gaza". Lo ha fatto sapere su X il sgretario di stato Usa Antony Blinken.

  • 01 mag

    Ufficio Netanyahu "Operazione Rafah non dipende da nulla"

    "L'operazione a Rafah non dipende da nulla". Lo ha reso noto, in riferimento all'incontro con il segretario di stato Usa Antony Blinken, l'ufficio di Benyamin Netanyahu al Times of Israel confermando che l'azione "avverrà". "Il premier lo ha detto chiaramente al segretario di stato Usa Antony Blinken", ha aggiunto. Un'altra fonte israeliana, riferita sempre da Times of Israel, ha fatto sapere che Netanyahu ha chiarito a Blinken che Israele "è interessato a un accordo e al tempo stesso a rovesciare Hamas".

  • 01 mag

    Turchia: come il Sudafrica denunceremo Israele all'Aja

    "Come Turchia, abbiamo deciso di prendere parte nel caso (per genocidio) presentato dal Sudafrica contro Israele alla Corte di Giustizia internazionale". Lo ha affermato il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, durante una conferenza stampa congiunta con l'omologa indonesiana, Retno Marsudi, ad Ankara, trasmessa dalla tv di Stato turca Trt.