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Hamas: "Non ci sono problemi importanti su proposta accordo"  | Telefonata Biden-Netanyahu: il presidente Usa ribadisce "la sua posizione su Rafah"

Unrwa: "Israele prepara operazione su larga scala nel sud della Striscia". Hamas diffonde il video di due ostaggi

di Redazione online
29 Apr 2024 - 00:28
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Ultimo aggiornamento: un mese fa

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 205. L'Unrwa: "Israele prepara operazione su larga scala a Rafah". Il ministro israeliano Katz afferma che, se lo Stato ebraico dovesse raggiungere un accordo coi fondamentalisti per il rilascio degli ostaggi, sospenderebbe l'annunciata operazione di terra nel sud della Striscia. E il ministro Gantz spiega: "Il ritorno degli ostaggi è più importante dell'operazione militare". Hamas avverte: "Lunedì la risposta all'ultima proposta di Israele per trovare un accordo sugli ostaggi". Tuttavia un alto funzionario ha detto che il gruppo palestinese "non ha grossi problemi" con l'ultima proposta di Israele ed Egitto per un cessate il fuoco a Gaza. "Telefonata Biden-Netanyahu: il presidente Usa ribadisce "la sua posizione su Rafah". 


Durante il suo viaggio in Medioriente, che partirà lunedì, il segretario di Stato americano Antony Blinken farà tappa anche in Israele e in Arabia Saudita. Blinken si concentrerà sugli sforzi per garantire un cessate il fuoco a Gaza.


Un alto funzionario di Hamas ha detto all'Afp che il gruppo palestinese "non ha grossi problemi" con l'ultima proposta di Israele ed Egitto per un cessate il fuoco a Gaza. "L'atmosfera è positiva, a meno che non vi siano nuovi ostacoli da parte di Israele. Non ci sono grossi problemi nelle osservazioni e nelle richieste che Hamas presenterà riguardo ai contenuti" della proposta, ha detto il funzionario, che ha parlato a condizione di anonimato, alla vigilia dell'incontro a Il Cairo con Egitto e Qatar in cui è attesa una risposta di Hamas. 


Il presidente americano Joe Biden ha ribadito al premier israeliano Benyamin Netanyahu l'incrollabile sostegno americano alla sicurezza di Israele ma anche "la sua chiara posizione" su Rafah. Lo riferisce la Casa Bianca. 


Il presidente americano Joe Biden e il premier israeliano Benyamin Netanyahu hanno "rivisto le trattative in corso per assicurarsi il rilascio degli ostaggi insieme a un immediato cessate il fuoco a Gaza". Lo afferma la Casa Bianca riferendo del colloquio telefonico fra i due leader. 


Si è appena svolta la telefonata fra Joe Biden e il premier Benyamin Netanyahu. Lo afferma la Casa Bianca. 


Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden avrà un colloquio telefonico con il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Lo riporta il giornalista di Axios Barack Ravid citando fonti americane.


Il ministro degli esteri Israel Katz ha dato istruzioni a tutte le ambasciate israeliane nel mondo "di prepararsi immediatamente per un'ondata di grave antisemitismo, focolai antiebraici e anti-israeliani". Lo ha fatto sapere il ministero stesso giustificando la disposizione "date le voci sulla possibilità che la Corte penale internazionale (Cpi) emetta mandati di arresto contro alti funzionari israeliani politici e militari".


"L'unico modo per evitare l'ingresso a  Rafah è raggiungere un accordo sugli ostaggi". Lo ha detto a Times of Israel una fonte israeliana secondo cui c'è una forte pressione internazionale affinché l'operazione non abbia luogo. "Nessuno - ha ammesso la fonte - vuole che Israele entri a Rafah". Secondo la stessa fonte, nella sua controproposta Israele ha fatto "grandi concessioni", incluso il ritorno dei palestinesi sfollati nel nord della Striscia: una delle principali richieste di Hamas. La fazione islamica sarà domani al Cairo e potrebbe dare la sua risposta.


Un alto funzionario di Hamas ha detto che il gruppo darà la sua risposta all'ultima controproposta di Israele per un cessate il fuoco a Gaza lunedì in Egitto. "Una delegazione di Hamas guidata da Khalil al-Hayya arriverà domani in Egitto e darà la risposta del movimento alla proposta israeliana durante un incontro con funzionari dell'intelligence egiziana", ha detto il funzionario che ha voluto restare anonimo.


Il ritorno degli ostaggi israeliani a casa è più importante dell'operazione militare a Rafah. Lo ha detto Benny Gantz, ministro del gabinetto di guerra che ha sottolineato che "il governo non avrebbe diritto di esistere se i suoi membri impedissero un'intesa sugli ostaggi". "Entrare a Rafah - ha scritto su X Gantz - è importante nella nostra lunga campagna contro Hamas, ma il ritorno degli ostaggi catturati il 7 ottobre è di importanza più grande".


Il presidente palestinese, Abu Mazen ha dichiarato che solo gli Stati Uniti a questo punto possono fermare l'attacco israeliano a Rafah, che costituirebbe "il più grande disastro nella storia del popolo palestinese". "Ci appelliamo agli Stati Uniti d'America perché chiedano a Israele di fermare l'operazione a Rafah, perché l'America è l'unico Paese in grado di impedire a Israele di commettere questo crimine", ha proseguito Abu Mazen, che si trova a Riad, in Arabia Saudita, per il vertice del World Economic Forum (Wef).


Il capo di stato maggiore Herzi Halevi ha approvato "i nuovi piani" per la continuazione della guerra a Gaza, in previsione anche della imminente operazione di terra a Rafah. Lo ha fatto sapere lo stesso esercito. Alla riunione era presente anche il comandante del Fronte sud dell'Idf, il generale Yaron Finkelman.



"Israele entrerà a Rafah nei prossimi giorni". Lo ha detto, citato dai media israeliani, il presidente Abu Mazen al Forum economico mondiale (Wef) in corso a Riad in Arabia Saudita. Abu Mazen ha poi ribadito la necessità "della fine dei combattimenti e la fornitura di aiuti alla Striscia". Il presidente palestinese nell'ambito del Forum incontrerà il segretario di Stati Usa Antony Blinken.


"Israele sta preparando un'operazione militare su larga scala nella città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza". Lo ha detto alla Tass Philippe Lazzarini, commissario generale dell'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente (UNRWA) in un'intervista esclusiva. "La mia paura in questo momento è ciò che l'esercito israeliano intende fare, a prescindere dall'assistenza militare a Israele da parte degli Stati Uniti. Sembra che ci sia una preparazione per un possibile intervento militare su larga scala a Rafah", ha detto.


L'aeronautica israeliana sta effettuando attacchi sulla parte centrale della Striscia di Gaza. Lo ha riferito Al Jazeera del Qatar. "I nostri colleghi riferiscono della ripresa degli attacchi aerei israeliani sugli insediamenti di Az-Zawayda e Al-Muharraqa nella parte centrale della Striscia di Gaza", ha detto il canale televisivo.


Aerei da combattimento israeliani hanno colpito le infrastrutture di Hezbollah a Markaba, nel sud del Libano, e un'altra struttura riconducibile al "Partito di Dio" a Srebbine. Il raid è stato effettuato dopo che un "bersaglio aereo sospetto" è stato intercettato nel nord Israele e a seguito del lancio di diversi missili anticarro dal Paese confinante.



Se Israele dovesse raggiungere un accordo con Hamas per il rilascio degli ostaggi, sospenderebbe l'annunciata operazione di terra a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Lo ha detto il ministro degli Esteri dello Stato ebraico, Israel Katz.

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