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Germania, infermiere Auschwitz a processo dopo 65 anni per omicidi di 3.681 deportati

Lʼex SS era stato condannato nel ʼ48 a tre anni di carcere come guardia del lager

Germania, infermiere Auschwitz a processo dopo 65 anni per omicidi di 3.681 deportati - foto 1
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Era stato condannato subito dopo la Liberazione, nel 1948, a tre anni di carcere come guardia del campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau.

Hebert Zafke ha vissuto indisturbato per 65 anni nella Germania dell'Est, fino a ora. La Procura di Schwerin infatti lo ha accusato di essere stato tra il '43 e il '45 al servizio del lager come infermiere dell'SS e di essersi reso complice dell'eccidio di 3.681 deportati.

Germania, infermiere Auschwitz a processo dopo 65 anni per omicidi di 3.681 deportati

Il processo sarà celebrato a Neubrandeburg mentre la prima udienza sarà il 29 febbraio. Il calendario è condizionato dallo stato di salute dell'ex SS ma dovrebbe concludersi a marzo.

Inizialmente rischiava di saltare. Il Tribunale di Neubrandeburg si era rifiutato poiché l'imputato non era in grado di sostenerlo per ragioni di salute. Ma la Procura di Schwerin si era rivolta alla corte di appello che aveva ribaltato la sentenza: si fa anche se è limitatamente idoneo.

La Procura ha potuto iniziare l'iter per il processo ai danni di Hubert Kafke solo dopo la condanna a 5 anni di un ex guardia del lager, John Demjanjuk, avvenuta nel 2011 a Monaco, accusata di concorso nell'omicidio di oltre 20mila persone. La sentenza ha costituito un precedente: fino ad allora era necessario non bastava per l'accusa di concorso essere stato parte della macchina dello sterminio serviva un fatto concreto. Ciò a dimostrazione del fatto che quel periodo buio per la Germania sia ancora una cicatrice che non vuole essere riaperta.

Dopo essere uscito dal carcere nel '51, Zafke ha vissuto nella Germania dell'Est lavorando nella Ddr. E solo oggi a distanza di 65 anni verrà processato per essersi reso complice degli orrori commessi ad Auschwitz. L'accusa contro di lui riguarda 14 convogli di deportati, fra cui quello di Anna Frank, arrivati a Auschwitz fra il 15 agosto e il 14 settembre 1944, da Lione, Rodi, Trieste, Mauthausen, Vienna e Westerbork.