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Francia, telefoni fissi nelle celle di 50mila detenuti entro il 2018

Un provvedimento per favorire il reinserimento sociale attraverso il rafforzamento dei legami familiari dei detenuti. Un altro obiettivo è stroncare il traffico di cellulari nelle carceri. Esiste un precedente

Francia, telefoni fissi nelle celle di 50mila detenuti entro il 2018 - foto 1
istockphoto

La Francia intende installare un telefono fisso nella cella di ogni detenuto.

Il ministero della giustizia di Parigi ha lanciato una gara d'appalto per equipaggiare progressivamente circa 50mila utenze nei penitenziari del Paese. Chi sconta il carcere potrà chiamare solo i numeri autorizzati dall'amministrazione penitenziaria. Le prime linee dovrebbero essere attivate entro fine 2018.

La posizione di Macron - Per l'amministrazione del presidente Emmanuel Macron si tratta di un provvedimento dalle ricadute importanti. Il mantenimento dei legami familiari, infatti, è considerato un elemento chiave del reinserimento in società. Un altro obiettivo è quello di combattere il traffico di telefoni cellulari, una delle principali fonti di conflitto in prigione.

Maggiori dettagli - Non si tratta di un via libero indiscriminato alle telefonate dal carcere. I 50mila apparecchi in 178 carceri saranno abilitati a chiamare solamente i numeri autorizzati dall'amministrazione carceraria o da un giudice.

Il precedente - Per la prima volta viene estesa una sperimentazione che era già condotta dal luglio 2016 presso il carcere di Montmédy (Meuse). Mentre le cabine poste nei corridoi degli istituti penitenziari del Paese sono difficilmente utilizzabili per via del sovraffollamento, Le Monde sottolinea come i detenuti di questa prigione possano chiamare in qualsiasi ora del giorno o della notte i membri della propria famiglia.