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Caso Regeni, i genitori: Ue isoli l'Egitto, non è un Paese amico

Padre e madre del ricercatore friulano chiedono alla Commissione diritti umani del Parlamento di Bruxelles "pressioni sul Il Cairo per avere unʼindagine trasparente" sulla morte del figlio

"L'Italia e l'Europa devono aumentare la pressione sull'Egitto per avere un'indagine trasparente sulla morte di Giulio Regeni".

E' quanto chiedono i genitori del ricercatore, Paola e Claudio, alla Commissione diritti umani del Parlamento di Bruxelles, esortando "gli Stati membri a richiamare gli ambasciatori e dichiarare l'Egitto Paese non sicuro". "Abbiamo una documentazione di 266 foto, non vorremmo mostrarle mai", spiegano.

Claudio Regeni ha sottolineato che "è importante che l'Egitto senta una forte pressione dall'Europa e da tutti i suoi stati membri pur di ottenere una investigazione trasparente. Chiedo che gli stati membri richiamino i propri ambasciatori, dichiarino l'Egitto un Paese non sicuro, sospendano gli accordi sull'invio di armi, di interforze per lo spionaggio o la repressione interna, sospendano gli accordi economici, facciano un monitoraggio dei processi contro attivisti, militanti avvocati e giornalisti che si battono per la libertà in Egitto e offrano protezione e collaborazione, anche con l'offerta di visti, a chi può offrire notizie alla procura di Roma".

La madre del ricercatore friulano ha invece chiesto "al nostro governo di essere più esplicito: sappiamo che c'è un nuovo ambasciatore, non si capisce quando andrà. Tutti mi chiedono cosa fa il governo, cosa fa l'Unione europea. Io dico: basta commemorazioni, ora azioni".

Paola Regeni ha sottolineato i depistaggi emersi nelle ore successive alla tragedia e ha detto chiaramente di non essere soddisfatta della situazione attuale. "Sentiamo un vuoto e chiediamo di fare pressioni sull'Egitto. L'Italia e l'Europa devono fare delle scelte perché quello che è successo a Giulio può accadere a chiunque. Finora abbiamo avuto solo carta straccia, false testimonianze. Ora chiediamo una forte pressione dell'Europa nei confronti de Il Cairo. Non ho ancora capito se l'Italia e' amica o no dell'Egitto ma so che gli amici non uccidono i figli degli amici".

"Nuovo ambasciatore in Egitto resti a casa" - "Confermo la nostra richiesta al governo italiano di mantenere il richiamo del nostro ambasciatore: Cantini resti a casa. Ma l'importante è spiegare all'opinione pubblica il perché e cosa sta accadendo in Egitto". Lo ha precisato Paola Regeni, madre di Giulio, al termine del suo intervento alla Commissione diritti umani del parlamento europeo.