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Strage Usa, le maestre erano l'obiettivo
Ha infierito sui bimbi, diverse fucilate ai corpi

Secondo la polizia Adam Lanza aveva anche provato a comprarsi una pistola poi ha preso le armi in casa e ucciso la madre

Da video

Secondo la polizia del Connecticut Adam Lanza, prima di compiere la strage nella scuola Sandy Hook di Newtown, aveva avuto un'accesa discussione con alcune persone della scuola. L'alterco sarebbe avvenuto il giorno prima della strage e avrebbe visto coinvolti quattro adulti, oltre a Lanza. Tre di loro sono stati uccisi nel corso della sparatoria.

Le vittime colpite diverse volte col fucile
Tutte le vittime della strage in Connecticut sono state colpite più volte, ha affermato il medico legale che ha visto i corpi. I bimbi hanno dalle tre alle undici ferite da arma da fuoco sul corpo. Stando alle analisi, il killer per compiere la carneficina ha utilizzato il fucile sparando e infierendo sui cadaveri. 

I piccoli avevano tra i sei e i sette anni
Dodici bambine, otto maschi, sei donne adulte: è questo il bilancio definito della strage nella Sandy Hook escludendo il killer. Secondo il medico legale i bambini avevano tra i sei e i sette anni.

Tentò di comprarsi una sua pistola
Gli investigatori che stanno indagando sulla dinamica della strage di Newtown e ritengono che Adam Lanza avesse tentato di acquistare una pistola in un'armeria di Danbury, a una ventina di chilometri dalla scuola Sandy Hook, senza però riuscirvi. Gli impiegati dell'armeria sono stati ascoltati dalla polizia e hanno visionato le immagini riprese dalle telecamere di sicurezza del negozio per confermare la presenza di Lanza.

A insegnargli a sparare è stata la madre
Era stata sua madre a insegnargli a sparare. Nancy, 52 anni, collezionista di armi d'epoca e frequentatrice abituale con la famiglia del poligono di tiro, è stata uccisa dal figlio Adam con un colpo in faccia: la prima vittima della strage. Riservato, intelligente, ma con difficoltà a rapportarsi con gli altri che spesso lo deridevano, era come se avesse attraversato la vita cercando di non lasciare impronte: a differenza dei coetanei e del fratello maggiore Ryan, dipendente della Ernst&Young di New York, Adam non aveva pagina Facebook.

Soffriva di una forma di autismo
Secondo Ryan, ad Adam era stata diagnosticata la sindrome di Asperger, una forma di autismo che si caratterizza per l'introversione e per la tendenza a focalizzare la propria attenzione su interessi e passioni ristrette ma non induce ad atti di violenza. Era un "ragazzo strano", secondo i vicini, che mostrava comportamenti "ossessivo-compulsivi". Camminava con le mani incollate ai fianchi e si presentava in classe con una 24 ore nera e si sedeva sempre vicino alla porta, pronto a uscire prima possibile dopo la fine della lezione. Quando veniva interrogato appariva nervoso e irrequieto e rispondeva a monosillabi: come se parlare gli costasse fatica.

Dopo il divorzio dei genitori, rimase con la madre
Nel 2006 Ryan aveva finito il liceo e si era iscritto alla Quinnipiac University, nel Connecticut, lasciando Adam da solo con la madre e il padre Peter, alto funzionario di General Electric. Il matrimonio dei genitori era entrato in crisi e nel 2009 i due avevano divorziato dopo 17 anni di matrimonio. Dalla separazione Nancy era uscita finanziariamente bene. Peter si era trasferito nella vicina Stamford: un anno fa si era risposato. Adam era rimasto a vivere con la madre: "Lei era preoccupata negli ultimi tempi. Non riusciva ad avere più rapporto con suo figlio", ha detto un amico al Wall Street Journal. Nancy è stata la prima delle vittime del figlio che poi ha aperto il fuoco sui bambini della Sandy Hook School usando le pistole e la carabina Bushmaster da lei acquistate per difesa personale dopo esser rimasta a vivere da sola.