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Missili di Hamas arrivano sopra Tel Aviv
Israele: "Venerdì parte l'offensiva di terra"

Rai su Gaza, almeno 19 morti molti sono minorenni. Possibile anche un attacco via terra di Israele, mentre Hamas avverte: "Fermino lʼaggressione o li aspetta un diluvio di missili". Gli Stati Uniti premono su Turchia ed Egitto

Ap/Lapresse

Dopo l'uccisione del capo militare di Hamas, proseguono le ostilità fra gli islamici di Gaza e Israele. Nelle prime ore del mattino i miliziani palestinesi hanno ripreso a colpire con razzi le principali città israeliane nel Neghev e nel pomeriggio un razzo è stato sparato in direzione di Tel Aviv: l'esplosione è però avvenuta davanti alla costa di Giaffa, senza provocare vittime. Diciotto finora i morti tra israeliani e palestinesi.

La Jihad islamica ha detto che il razzo lanciato su Tel Aviv era un missile Fajr 5: si tratta di un'arma in dotazione alle forze armate iraniane. Il gruppo ha detto che è stata "allargata la portata della battaglia per potere raggiungere Tel Aviv, e ciò che sta per succedere sarà ancora più grande", ha detto ancora la Jihad islamica. Il Fajr-5 è un razzo di ultima generazione, lanciato da postazioni mobili, e ha una gittata stimata tra i 75 e gli 80 chilometri.

Truppe d'Israele verso la Striscia: venerdì l'offensiva di terra
Le truppe israeliane si stanno dirigendo verso il confine con la Striscia di Gaza: dopo i raid aerei, sembra dunque che si stia per concretizzare anche un'offensiva via terra. Stando a quanto affermato dalla tv israeliana il blitz di terra partità già venerdì. Intanto, il ministro della Difesa dello Stato ebraico Ehud Barak ha detto che i militanti palestinesi "pagheranno il prezzo per il lancio dei razzi contro Tel Aviv", mentre si apprende che l'esercito israeliano ha approvato il richiamo di 30mila riservisti dopo l'escalation delle ultime ore. Circa una decina di camion con a bordo carri armati e altri veicoli corazzati sono stati visti mentre partivano verso la zona di confine con il territorio palestinese, mentre i soldati israeliani sono stati trasportati sul luogo con pullman. Fonti dell'esercito hanno affermato che le misure arrivano in preparazione di possibili operazioni di terra, ma non è ancora stata presa una decisione sull'incursione a Gaza.

Hamas: Israele si fermi o arriverà un diluvio di razzi
Se "l'aggressione di Israele continua è chiaro che le brigate al Qassam e Hamas attaccheranno gli israeliani, i soldati e i politici. Una pioggia di razzi si riverserà su di loro", ha detto un portavoce di Hamas, Fawzi Barhoum, citato dall'iraniana Press Tv.

Usa fanno pressione su Turchia ed Egitto
Dopo molte ore arriva anche l'intervento della Casa Bianca che ha esortato la Turchia, l'Egitto e altri paesi che hanno influenza su Hamas a incoraggiare un allentamento delle tensioni con Israele. Lo ha affermato il consigliere alla sicurezza di Obama, Ben Rhodes. La continua minaccia di razzi di Hamas su Israele è "inaccettabile", ha poi aggiunto Rhodes.

Raid su Gaza: morti tre ragazzi
Tre palestinesi sono rimasti uccisi nel nuovo raid sferrato questa sera da Israele verso Gaza. Le vittime, secondo fonti ospedaliere, avevano 9, 14 e 16 anni. I ragazzi sono rimasti uccisi in un raid aereo a Beit Hanoun.

Israele: da ieri lanciati 400 razzi
Nelle ultime 24 ore "il sistema Iron Dome ha intercettato 105 razzi, mentre 274 hanno colpito Israele": sono le parole del portavoce dell'esercito israeliano, il quale ha anche precisato che sono saliti a 250 gli "obiettivi terroristici" colpiti nella Striscia di Gaza.

Tre vittime nel Neghev
Nel Neghev, intanto, a Kiryat Malachi un edificio è stato abbattuto, uccidendo tre persone. Secondo la Croce Rossa - citata dai media - le tre persone uccise nel palazzo sono due donne e un uomo, tutti intorno a 30 anni. Tra i feriti c'è anche un ragazzino di 4 anni. Altre due ragazzine sono state portate in ospedale a causa delle ferite provocate da uno shrapnel. Anche il padre di una di loro è rimasto ferito dall'attacco.

Tra i palestinesi 16 morti
Pesante anche il bilancio sul fronte palestinese: almeno 16 morti (cinque dei quali stamane) e quasi un centinaio di feriti. Tra le 13 vittime anche quattro bambini (di 7 anni, dieci mesi e undici mesi), una donna incinta e 8 adolescenti.

Fino a oggi Hamas ha lanciato oltre 100 razzi a Grad e Qassam, che non hanno comunque provocato vittime. Da parte sua la aviazione israeliana invece continua con insistenza i raid nella striscia di Gaza contro infrastrutture di Hamas e contro cellule impegnate nel lancio di razzi. Una di queste è stata colpita stamane a Khan Yunes (nel sud della Striscia): tre miliziani sono rimasti uccisi.

A Gaza oggi ci sono stati i funerali del capo militare di Hamas in un clima di mobilitazione generale. I dirigenti politici erano però assenti, nel timore di essere colpiti a loro volta.

Nel sud di Israele, fino a 40 chilometri da Gaza, le scuole sono chiuse. In tutto il territorio israeliano e in Cisgiordania la polizia ha elevato lo stato di allerta, paventando attentati terroristici. L'esercito israeliano ha intanto elevato lo stato di allerta lungo i confini con Libano e Siria.

Abu Mazen: "Contrario a ogni azione militare da entrambe le parti"
Il presidente dell'Autorità nazionale palestinese (Anp), Abu Mazen, si è detto contrario a operazioni militari, raid aerei, lancio di razzi, uso di tank e "contrario all'uccisione di civili palestinesi o israeliani". In un'intervista alla televisione svizzera rispondendo a una domanda sull'uccisione del capo militare di Hamas nella Striscia di Gaza ad opera di Israele ha spiegato di essere "contro ogni azione militare commessa da qualsiasi parte".

Mosca sferza Tel Aviv: "Attacchi sproporzionati"
Mosca ritiene sproporzionati gli attacchi di Israele a Gaza: lo ha detto in una briefing Aleksandr Lukashevich, portavoce del ministero degli Esteri russo, aggiungendo che è inaccettabile un ulteriore sviluppo della situazione basato su uno scenario militare.

"Basta violenze", ma ancora nessuna presa di posizione dell'Onu
Nessuna dichiarazione formale è emersa al termine della riunione d'urgenza del Consiglio di sicurezza Onu dopo i sempre più frequenti attacchi sulla striscia di Gaza e nel sud di Israele. Tuttavia l'ambasciatore indiano Hardeep Singh Puri, presidente di turno dei Quindici, ha affermato che il messaggio generale emerso dall'incontro, durato quasi due ore, è quello che "la violenza deve assolutamente cessare".

L'Egitto si apppella all'Onu
L'Egitto ha chiesto un incontro al Consiglio di sicurezza dell'Onu per discutere quella che ha definito una "aggressione" israeliana a Gaza. Il rappresentante dell'Egitto alle Nazioni unite ha mandato una richiesta formale al segretario generale Ban Ki-moon e all'attuale capo del Consiglio, il rappresentante dell'India. Il Consiglio ha già tenuto una riunione di emergenza ieri sera, ma non ha preso iniziative.

Aerei israeliani lanciano volantini su Gaza per avvertire la popolazione
Volantini che invitano la popolazione di Gaza a tenersi lontana dai miliziani e dalle installazioni di Hamas e di altre organizzazioni sono stati lanciati dal cielo dalle forze armate israeliane su diverse località della Striscia. Lo comunicano le stesse forze armate in un comunicato. "Per la vostra sicurezza - si legge nei volantini - siate responsabili ed evitate di essere presenti vicino ad esponenti operativi di Hamas e a loro installazioni e di altre organizzazioni terroristiche". "Hamas ancora una volta sta trascinando la regione nella violenza e nel sangue - aggiunge il volantino -. Le Forze armate israeliane sono determinate a difendere i residenti dello Stato di Israele. Questo annuncio è valido finché la calma non sarà riportata nella regione".

La Turchia condanna i raid di Israele
Il presidente turco Abdullah Gul ha fermamente condannato i raid di Israele nella Striscia di Gaza invitando gli Usa a "mettere in guardia" il governo Netanyahu. Il capo di Stato turco ha affermato che "è impossibile tollerare questi attacchi". Per il ministro degli esteri Ahmet Davutoglu, che ha parlato della crisi al telefono con il segretario di stato Usa Hillary Clinton, Israele "continua a bloccare ogni sforzo verso una pace permanente".

Hamas contro Israele anche a suon di twitter
Lo scontro Hamas-Israele si combatte anche su Twitter, dove i rispettivi account si scambiano bordate. Se durante la Seconda Guerra Mondiale si sganciavano volantini per convincere la popolazione del campo avversario che era più conveniente arrendersi o si confidava nelle informazioni di radio Londra, adesso sono i social network a condurre la partita dell'informazione.

Il botta e risposta a suon di tweet era cominciato ieri, dopo l'omicidio del capo del bracio militare di Hamas, Ahmed Jabari. E' stato il tweet delle Forze armate israeliane a sparare per primo: l'account @idfspokesperson ha dato la notizia della morte del miliziano e qualche minuto dopo è arrivata la risposta delle milizie di Hamas attraverso l'account @AlqassamBrigade: "Le nostre brigate hanno sparato decine di colpi contro la base di Beersheva".

E a un certo punto della giornata c'è stato un corpo a corpo tra i due account. Ha cominciato @idfspokesperson: "Faremo in modo che nessun miliziano di Hamas, di qualunque rango, mostri il proprio volto nei giorni a venire". La risposta di Hamas è arrivata a stretto giro di posta. @AlqassamBrigade si è rivolto direttamente a @Idfspokesperson: "Le nostre mani insanguinate raggiungeranno i vostri soldati e i vostri capi dovunque si trovino (Avete aperto le porte dell'inferno)".