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Verdi per caso, Italia al vertice in Europa nella green economy

Il successo non è frutto di una strategia ma di circostanze favorevoli

pannello solare, fotovoltaico, energie rinnovabili, tetto
-afp

L'Italia è sempre più verde, nel 2014 è stato il Paese dell'Unione europea a consumare meno risorse ed energia e a produrre il minor quantitativo di emissioni inquinanti. Questi i dati emersi dal rapporto "Ambiente Italia 2014" di Legambiente. Ma nel report, redatto in collaborazione con l'Istituto ambiente Italia, si denuncia che questi risultati sono stati raggiunti in maniera "inconsapevole", senza una precisa regia, ma in maniera caotica. Rimangono ancora punti deboli come la mobilità privata preferita a quella pubblica, la supremazia della discarica per smaltire i rifiuti urbani, l'abusivismo edilizio.

Verdi per caso, Italia al vertice in Europa nella green economy

I punti di forza - Le emissioni pro capite di CO2 sono inferiori del 23% rispetto a quelle tedesche e del 15% rispetto alla media Ue. I consumi pro capite di energia, sempre rispetto a Germania e Ue, sono rispettivamente inferiori del 32% e del 19%.

L'Italia è il leader europeo nell'industria del riciclo, in particolare quello dei metalli ferrosi, plastici e tessili. Nel settore della gestione dei rifiuti urbani, è invece in affanno: nel riciclaggio le percentuali sono 19,7% per l'Italia e 45,3% per la Germania.

Elettricità da fonti "pulite" - Nel settore elettrico, la Penisola è il terzo principale produttore europeo di elettricità dall'insieme di rinnovabili (dopo Germania e Svezia). Inoltre, l'Italia è il primo produttore di geotermoelettrico, il secondo di fotovoltaico (dopo la Germania), il terzo d'idroelettrico (dopo Svezia e Francia) e da bioenergie (dopo Germania e Gran Bretagna), il quinto di eolico (dopo Spagna, Germania, Gran Bretagna, Francia). Infine nel 2012, le emissioni di anidride carbonica dall'energia, pur a parità di consumi nel 1998, sono minori del 15%.

Le ragioni del primato - Duccio Bianchi, dell'Istituto di ricerche Ambiente Italia spiega le ragioni alla base della posizione di leadership del nostro Paese: "La prima è la rapidità con cui l'industria italiana, per la forte crescita dei prezzi energetici dopo il 2005, ha adottato una serie di misure di efficienza. La seconda è la presenza di un sistema di incentivi alle rinnovabili, la terza è la crescita del riciclo che riduce le estrazioni di materie prime".