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E ora cosa succede? Le prossime tappe per evitare lʼuscita di Atene dallʼeuro

Percorso minato in tempi stretti, la data chiave è il 20 luglio

bandiera, grecia, Ue
-afp

Un percorso minato con tempi serrati, sia in Grecia che in Europa. Sono le prossime tappe per scongiurare definitivamente l'uscita di Atene dall'Eurozona. Queste prevedono l'attuazione dell'onerosa lista di nuove riforme che la Grecia si è impegnata a fare nell'arco di dieci giorni, a cui si sommano le scadenze dei pagamenti e, in un'ulteriore corsa contro il tempo, la ricerca del via libera dei Parlamenti nazionali all'accordo raggiunto a Bruxelles da cui dipende lo sblocco degli aiuti per evitare il default.

Riforme - Entro mercoledì 15 Atene deve approvare la riforma dell'Iva, l'abolizione delle baby pensioni, assicurare l'indipendenza dell'ufficio di statistica, creare il "Fiscal Council" previsto dal Fiscal Compact per controllare i bilanci. Entro il 22 luglio devono poi passare anche l'adozione del Codice di procedura Civile e la direttiva di risoluzione delle banche che vieta l'intervento degli Stati nelle banche.

Eurogruppo - Tra mercoledì sera o più probabilmente giovedì mattina, un Eurogruppo verosimilmente in teleconferenza valuterà se Atene ha adottato le misure richieste a tempo di record. Da questo dipende il via libera all'avvio dei negoziati per definire il programma Esm.

Bce - Cruciale riunione del board della Bce giovedì mattina che, anche in base alla valutazione dell'Eurogruppo, dovrà decidere se mantenere e aumentare la liquidità di emergenza alle banche greche che sono al collasso.

Parlamenti nazionali - Il primo e più cruciale voto sull'accordo per salvare Atene sarà quello del Bundestag tedesco, probabilmente venerdì. Gli altri Paesi che devono votare al più presto nei prossimi giorni, e che come la Germania non hanno ancora definito un calendario essendo già i Parlamenti in pausa estiva, sono Finlandia, Austria, Lettonia, Estonia e Slovacchia.

Scadenze - Scaduta anche una seconda rata al Fmi da 450 milioni dopo quella da 1,6 miliardi di fine giugno, la data cruciale è quella del 20 luglio, quando Atene deve rimborsare alla Bce 3,5 miliardi, mentre venerdì giunge a scadenza circa un altro miliardo di titoli.

Prestito ponte e programma Esm - Non ci sono date né tempistiche obbligatorie per far partire il prestito ponte, che però dovrà far fronte a circa 12 miliardi di rimborsi alle istituzioni e a 10 miliardi per le banche. La data chiave dovrebbe restare però il 20 luglio, quando scatta il rimborso alla Bce. Per definire e far partire il programma Esm con i suoi esborsi, invece, si prevedono all'incirca 4 settimane di negoziati, una volta ottenuto il via libera dall'Eurogruppo.