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Crediti deteriorati e bad bank. Tutto quello che c'è da sapere sulle banche

I titoli degli istituti bancari perdono terreno a Piazza Affari. Di mezzo ci sono i non performing loans e un dibattito aperto tra il governo e lʼUnione Europea

Crediti deteriorati e bad bank. Tutto quello che c'è da sapere sulle banche - foto 1
agenzia

La situazione delle banche italiane è preoccupante.

A Piazza Affari i titoli bancari in questi giorni sono precipitati. E i protagonisti di questi ribassi sono sempre loro: i non performing loans, ovvero i crediti deteriorati. In Italia rappresentano il 17% del totale dei crediti, un numero elevato se si guardano i dati degli altri paesi europei: 3% in Germania, 4% in Francia e 7% in Spagna. Ma perché gli istituti bancari italiani hanno così tante sofferenze rispetto ad altre nazioni? Perché non hanno beneficiato di aiuti di stato tanto quanto gli altri. Anche gli aiuti costano e noi non potevamo permettercelo a causa di un debito pubblico troppo elevato. Ma andiamo con ordine.

COSA SONO I CREDITI DETERIORATI? - Si tratta di crediti per i quali la riscossione è incerta sia in termini di rispetto della scadenza che per ammontare dell'esposizione. Le banche devono mettere da parte un capitale per coprire questi eventuali mancati pagamenti da parte dei creditori. Se le banche non hanno sufficienti risorse rischiano la bancarotta. La Bce sta effettuando dei controlli sugli istituti bancari italiani per assicurarsi che esitano le coperture necessarie.

LA SOLUZIONE - Per risolvere questa situazione l'Italia ha pensato ad un Bad Bank capace di smaltire le sofferenze del sistema bancario. Il progetto prevede la creazione di una società a partecipazione statale o privata con il compito di liberare le banche italiane di quasi 200 miliardi di crediti deteriorati. Ma questa Bad Bank beneficerebbe anche di una garanzia statale, e quindi di risorse pubbliche. Questo farebbe alzare il prezzo di mercato dai crediti deteriorati con ricadute negative sui contribuenti e violerebbe la normativa sugli aiuti di stato imposta dall'Unione Europea.

DUE PESI E DUE MISURE - Bruxelles si è opposta strenuamente alla soluzione italiana affermando che non è possibile che le banche ricevano aiuti di stato. Peccato che lo scorso 19 ottobre, la stessa Unione Europea che respinge la soluzione dell'Italia, abbia approvato garanzie statali per 3 miliardi di euro a favore di HSH Nordbank di Amburgo. Ed è solo uno dei tanti episodi chiari della bilancia decisamente poco bilanciata che utilizza l'UE.