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Valanga sul Rutor in Valle d'Aosta, morti 2 scialpinisti piemontesi

Le vittime sono state trascinate per circa 500 metri verso un costone di roccia, da qui sono precipitati

E' di due morti il bilancio di una valanga che si è staccata nella zona del Rutor, nei pressi del rifugio Scavarda, in Valgrisenche (Aosta).

A perdere la vita due scialpinisti piemontesi: Franco Giuliano, di 67 anni, residente a Mezzenile (Torino), e Pietro Gilodi, di 59 anni, residente a Cellio (Vercelli). Illesi Nicola Viotti, guida alpina, che è indagato per omicidio colposo, e l'escursionista 32enne Edoardo Bozio.

Valanga sul Rutor, morti due scialpinisti

I tre escursionisti e la guida alpina stavano procedendo in salita ed erano circa 100 metri sotto la vetta, a 3.400 metri di quota. La slavina si è staccata sotto i piedi del primo ed ha investito anche il secondo, mentre il terzo compagno e la guida sono stati solo sfiorati.

Il drammatico racconto di uno dei due superstiti - Edoardo Bozio, residente a Coggiola (Biella), è scampato alla tragedia. "Stavamo risalendo con i ramponi l'ultimo tratto verso la vetta - ha raccontato -. Io ero il primo, la guida Nicola Viotti era l'ultimo. Procedevamo a 10-15 metri di distanza l'uno dall'altro. Ad un certo punto il pendio sopra e sotto di noi si è staccato. Ho iniziato a girare travolto dalla valanga per circa 100 metri. Poi mi sono miracolosamente fermato e ne sono uscito illeso".

Edoardo, illeso dopo 100 metri sotto la slavina

Le vittime invece sono state trascinate per circa 500 metri verso un costone di roccia, da qui sono precipitati per poco meno di un centinaio di metri, subendo dei traumi mortali. I loro corpi sono stati trasportati con l'elicottero della Protezione civile all'obitorio di Courmayeur.

In questi giorni in Valle d'Aosta il pericolo valanghe è elevato (livello 3 marcato su una scala di 5). Martedì si era verificato un altro incidente con un francese ricoverato in gravi condizioni, mentre a causa di una valanga lunedì è morto un altro scialpinista.