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Torino, la rabbia dei genitori-nonni: "Ma non ci arrendiamo"

"Non siamo genitori indegni, neppure per i periti della Corte. Ci hanno tolto la bimba in base a una denuncia di abbandono rivelatasi falsa", dicono dopo che è stato respinto il loro ricorso per riavere la figlia

Tornare a vivere con i genitori, seppur anziani, che l'hanno messa al mondo o restare nella nuova famiglia adottiva? I giudici della Corte d'Appello di Torino hanno scelto per lei la seconda opzione.

Ma Luigi Deambriosis, 75 anni, e Gabriella Carsano, 63 anni, che non vedono più la figlia tanto voluta e cercata da ormai 4 anni, non si arrendono nemmeno stavolta: "Siamo noi i genitori naturali e ci hanno tolto la bimba in base a una denuncia di abbandono rivelatasi falsa".

"Stavolta ci avevamo sperato", dicono i due coniugi di Mirabello a Il Corriere dopo la sentenza della Corte d'Appello di Torino che ha respinto il loro ricorso e confermato lo stato di adottabilità della bambina che era stata allontanata a pochi mesi dalla nascita. "La notizia l'ho sentita alla radio", racconta Luigi Deambrosis. "Non ci hanno lasciato il tempo di dimostrare che saremmo stati buoni genitori", ribadisce Gabriella Carsano.

Troppo vecchi per fare i genitori? E' questo il problema per i giudici che non se la sono sentiti di strappare la bimba dalla nuova famiglia, per non traumatizzarla. "Ma qualcuno prima o poi dovrà spiegarle che i suoi genitori sono altri e come mai è stata allontanata da loro", sottolinea il legale della coppia. Era stata la Cassazione ad ordinare alla Corte torinese di riesaminare il caso possibilmente senza tener conto delle questioni anagrafiche. Ma il curatore speciale della bambina ha chiesto di ribadire la sua adottabilità perché da troppo tempo non vede più i suoi genitori naturali e, di fatto, si è creata una situazione di abbandono "seppur incolpevole".

Inoltre "i periti della Corte d'Appello hanno detto che siamo a posto, che non abbiamo nessuna patologia, che non siamo due genitori indegni e che l'età non conta", spiega il 75enne tra le lacrime. "Anche la Cassazione ha detto che l'età non conta - aggiunge - e che non siamo genitori indegni. Non so a questo punto che cosa si possa fare ma quello che so è che non tiriamo su nessuna bandiera bianca. Non ci arrenderemo neanche stavolta, ci mancherebbe altro".