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Diaz, Tortosa sospeso dal servizio L'agente: "Io vittima sacrificale"

Pansa assicura: "Una vicenda simile non accadrà mai più", il leader della Lega: "Ha sbagliato mestiere, non si processa per un like su Facebook"

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"Questa mattina Tortosa verrà sospeso dal servizio".

Così il capo della polizia Alessandro Pansa ha risposto ai cronisti in merito alle frasi scritte su Facebook dal poliziotto a proposito dei fatti della Diaz. L'agente Tortosa in un'intervista su Repubblica aveva corretto il tiro delle sue dichiarazioni dicendo che col suo post voleva specificare che alla Diaz ci furono torture ma non compiute dal suo reparto. Salvini: "Pansa ha sbagliato mestiere".

Mette "mi piace" al post di Tortosa, dirigente punito

- Non solo Tortosa è stato punito. Pansa infatti ha deciso di firmare un provvedimento per sollevare dall'incarico il dirigente del Reparto Mobile di Cagliari Antonio Adornato che aveva messo un "mi piace" al post sul massacro della Diaz pubblicato da Fabio Tortosa sul social network.

Salvini attacca Pansa -

Decisione che ha mandato su tutte le furie Salvini: ""Processare un 'mi piace' su Facebook è da quarto mondo. Mi ha stupito anche un capo della Polizia che parla dei suoi uomini come se fino a qualche anno fa fossero dei macellai. Probabilmente ha sbagliato mestiere".

"Io sono sempre e comunque con gli uomini in divisa, salvo chi sbaglia", ha poi concluso il numero uno del Carroccio.

Alfano: "Su Tortosa fatto presto e bene"

- "Tortosa sospeso dal servizio. bene decisione polizia. Abbiamo fatto il giusto e lo abbiamo fatto presto". E' il commento su Twitter del ministro dell'Interno Angelino Alfano.

Tortosa: io vittima sacrificale

- "Mi sento una vittima sacrificale". Lo ha detto Fabio Tortosa, il poliziotto sospeso dal servizio per avere scritto su Facebook che sarebbe rientrato "mille e mille volte alla Diaz"."Chiedo un po' di rispetto - ha aggiunto - la verità per me è riportare pace nella mia famiglia. Rispetto la decisione di Pansa, ma credo che farò ricorso".

Tortosa: "Alla Diaz fu tortura, ma non dal mio reparto"

- Intanto il poliziotto Tortosa ha voluto spiegare meglio il senso del post che gli è costato la sospensione. "Chi fa violenza su un inerme - ha detto - commette un atto di tortura. Dunque alla Diaz fu tortura. Ma io, in 22 anni di polizia, non ho mai torturato nessuno. Per questo ho gridato dopo quella sentenza. Io non sono un torturatore. Non lo siamo stati noi del VII Nucleo. E solo per questo motivo ho scritto che sarei tornato alla Diaz.

Quella notte "fu uno scempio. Che fece 159 vittime. I 79 nella scuola che vennero massacrati nel corpo e nella testa, e gli 80 di noi del VII, perfetti capri espiatori di quanto era accaduto", ha raccontato. "Quella notte io e il mio reparto restammo nella scuola 5 minuti. E mentre raggiungevamo i piani alti, decine, centinaia di colleghi con le pettorine e in borghese si accanirono su chi era nella palestra", ha aggiunto.

"Se potessi tornare indietro - ha sottolineato - farei quello che non feci 14 anni fa quando mi avvalsi della facoltà di non rispondere. L'infamia cui mi ribello ha anche il volto di chi è stato responsabile di quel pestaggio e non ha avuto il coraggio di fare un passo avanti. Ha il volto di chi doveva identificare gli autori del pestaggio e non lo ha fatto. Purtroppo, gli uni e gli altri portano la mia stessa divisa".

Pansa: "Una vicenda simile non accadrà mai più"

- Dal canto suo il capo della polizia Pansa, in una lettera a Repubblica, ha assicurato: "Stiano certi tutti gli italiani che non ci sarà mai più un'altra Diaz. Non potrà più esserci. Io me ne faccio garante". "Errori e inadeguatezze dei singoli - ha aggiunto - sono purtroppo sempre possibili perché gli uomini sono fallibili e perché si opera in condizioni difficili a volte eccezionali. E' nostro compito evitarli e reprimerli con immediatezza".

"Senza voler togliere nulla alla gravità delle ispirazioni che hanno animato comportamenti e dichiarazioni apparse sui social network, mi indigna il fatto che si immagini che la polizia di Stato sia attraversata da una sottocultura di violenza e di omertà. La polizia di Stato è un organismo sano", ha dichiarato Pansa. "Oggi i Reparti Mobili, la polizia, sono un'altra cosa, sono diversi. La polizia è paladina della legalità", ha ribadito aggiungendo che "se c'è qualcuno che sbaglia, sbaglia lui e verrà sanzionato".

In merito alla frase scritta su Facebook da Tortosa, Pansa ha detto: "Né io né i vertici della polizia abbiamo mai coltivato l'intenzione di rimuovere o sminuire la memoria di quella vicenda. Per tale ragione, non posso che stigmatizzare il post e nello stesso tempo reagire al comportamento tenuto, facendo ricorso alle procedure disciplinari".