A Milano servirebbero 147 anni di stipendio per comprare un'abitazione. Così Millennials e GenZ abbandonano il sogno immobiliare e si affidano ai dati e alle app per investire nell'oro
© Istockphoto
Comprare casa? Per un giovane italiano significa accumulare oltre cento anni di stipendio. A Milano ne servirebbero addirittura 147 (dati di Ener2Crowd). Nel frattempo, le eredità valgono quasi un quinto del Pil nazionale, più che in molti altri Paesi avanzati. È l'era dell'"Ereditocrazia", come l'ha definita l'"Economist": un'epoca in cui il patrimonio si eredita molto più di quanto si costruisca con il proprio lavoro. Di fronte a questa realtà, Millennials (i nati tra il 1981 e il 1996) e Generazione Z (i nati tra il 1997 e il 2012) hanno cambiato rotta: non più il sogno del mattone, ma l'oro come nuovo obiettivo di investimento. E lo fanno in modo innovativo, digitale, basato sui dati.
I numeri fotografano un'economia bloccata. A fine 2025 nei Paesi avanzati saranno trasferiti circa 6 trilioni di dollari in ricchezze ereditate, pari al 10% del PIL globale. In Italia un'eredità su quattro supera i 200mila euro, mentre il reddito mediano annuo resta fermo attorno ai 26mila euro. Chi nasce senza patrimonio ha sempre meno possibilità di scalare la piramide sociale.
La risposta dei giovani è stata netta: se il mattone è diventato irraggiungibile, meglio investire nella comprensione dei mercati. Nasce così la "Quant Generation", giovani che non investono più sull'intuito ma sui dati, sugli algoritmi e sui modelli predittivi forniti dalle app.
Il termine "quant", abbreviazione di "quantitative trader", indica chi utilizza modelli matematici per analizzare i mercati finanziari e identificare opportunità basate su evidenze statistiche. Un approccio un tempo riservato ai fondi d'investimento e alle grandi banche, oggi accessibile a tutti grazie alle piattaforme digitali e all'intelligenza artificiale.
"È la democratizzazione dell'analisi quantitativa", spiega Marco Casario, founder di Quantaste, app made in Italy dedicata al monitoraggio dei mercati finanziari. "I giovani italiani non investono più per caso, ma per scelta. Leggono i dati, li interpretano e costruiscono strategie autonome: è la nascita della Quant Generation".
Secondo le ultime analisi, questa fascia d'età rappresenta ormai quasi un terzo degli investitori retail italiani, con una crescita doppia rispetto alla media europea. "Le nuove generazioni investono per emanciparsi", aggiunge Casario, autore dei libri "Investire nel breve e lungo termine" e "I 4 pilastri dell'indipendenza finanziaria". "La tecnologia restituisce loro una cosa che il sistema non ha più: il controllo. Capire i segnali, anche quelli che non fanno rumore, è il primo passo per costruire indipendenza economica".
Il protagonista di questa rivoluzione è proprio il metallo giallo. Una ricerca di State Street Global Advisors (Gold ETF Impact Study 2024) ha mostrato che Millennials e Gen Z hanno raddoppiato le loro allocazioni in oro in poco più di un anno. Non per moda, ma per difesa: l'oro non si eredita, si conquista. Oggi oltre il 50% della Quant Generation possiede oro come parte integrante della propria strategia patrimoniale. Ma questa corsa all'oro nasconde un'ombra.
L'ascesa dell'oro non è mai un buon segnale per l'economia. Storicamente, ogni corsa ai massimi ha anticipato fasi di incertezza sistemica. Nel 2019 l'oro era salito pochi mesi prima della crisi dei mercati. Nel 2020 aveva toccato i picchi massimi prima dell'esplosione dell'inflazione post-pandemia. Oggi, con i prezzi ancora una volta vicini ai record storici, il messaggio è chiaro: la fiducia nel sistema monetario e nel debito sovrano sta vacillando.
"L'oro è come un sismografo dell'economia globale: non reagisce alle crisi, le anticipa", spiega Casario. "Quando il suo valore esplode, significa che il mercato sta percependo tensioni nascoste come debiti pubblici insostenibili, politiche monetarie estreme, inflazione strutturale. Non è un trofeo, ma un allarme". Per navigare questa complessità, i giovani italiani si affidano sempre più a piattaforme tecnologiche per investire in obbligazioni, valute e crypto,
Dalla casa che divide all'oro che "avverte", dall'eredità che si concentra alla conoscenza che si diffonde: il concetto stesso di ricchezza sta cambiando. Oggi non conta tanto possedere, quanto saper leggere i segnali del mondo. E chi lo fa ha la possibilità di costruire un futuro più consapevole in un'economia sempre più instabile. "L'oro non annuncia prosperità", conclude Casario, "annuncia consapevolezza. E in tempi come questi, capire viene prima di guadagnare. I giovani italiani lo hanno intuito molto bene".