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Buon Compleanno 3^C!

La serie cult di Italia1 compie 20 anni

Il 13 gennaio 1987 Italia 1 trasmetteva la prima puntata de I Ragazzi della Terza C: l'unico telefilm italiano italiano capace di raccontare le vicissitudini di un gruppo di liceali con ironia e veridicità al punto che, nonostante la scuola sia cambiata e con essa le mode (defunti i paninari, il Ciao e i jeans ascellari), le puntate trasmesse ancora oggi a notte fonda sono un cult.

Non solo per chi negli anni Ottanta era adolescente, ma anche per chi in quel periodo emetteva i primi vagiti. Aldilà del successo raggiunto da ogni serie tv a stelle e strisce, da Beverly Hills a Dawson's Creek, spetta a I Ragazzi della terza C il record di ascolti mai ottenuti da un telefilm: martedì 17 marzo 1987, 8.165.000 spettatori restarono incollati al teleschermo per la penultima puntata della prima stagione.

Insieme a uno spaccato dei giovani degli anni '80, I Ragazzi della terza C ha saputo raccontare un microcosmo scolastico sempre attuale, che valica ogni limite generazionale. Protagonisti stereotipati per rappresentare quelli che sono stati i compagni di banco di ognuno di noi: dalla bellona (Sharon), fino allo scavezzacollo (Chicco), i fidanzatini for ever (Rossella e Daniele) passando per le eterne secchione (Elias e Tisini), il bonaccione (Bruno), il fusto (Massimo) e l'alternativa (Benedetta).
l tutto corredato dal professore canaglia, dagli eterni espedienti per scampare l'interrogazione, le deleterie gite di classe e le bigiate: insomma una vera comédie humaine della scuola italiana.

Qualora foste tra i pochi che non conoscono la saga degli alunni del Liceo Classico Leopardi di Roma, ecco una breve rinfrescata alla memoria.

Partiamo da Bruno, quello che "si applica ma non ha le capacità". Il gigante dal cuore buono e dal debole per i bucatini all'amatriciana della madre. Se non fosse per Chicco, sarebbe uno stinco di santo, per la gioia di mamma e papà Sacchi, prototipo della famiglia di borgata un po' rozza ma ancorata a valori solidi. Gli capita spesso di farsi raggirare dal tabaccaio e comprare enormi cianfrusaglie a suon di lire.
Il suo migliore amico è Chicco: il ripetente incallito, quello che fa imbestialire ogni insegnante con le sue battute e la disobbedienza. E' Il vero ganzo della 3^c, tifoso romanista talmente sfegatato da decidere di rinunciare alla vincita di un quiz televisivo perché non vuole rievocare la schiacciante sconfitta della sua squadra in Coppa.
Il trio è completato da Massimo, il più bello e griffato, proveniente da una buona famiglia e cresciuto a pane e tennis.
Sharon è l'oggetto dei desideri di tutta la classe, Chicco e Massimo in testa. E' la classica barbie dai capelli lunghissimi e biondi, spesso legati in mezze code o coronati da cerchiettoni colorati. E' la figlia di un ricco parvenu milanese, lo Zampetti, che grazie alla sua ditta di salumi è riuscito a diventare commendatore e cerca di proteggere la sua bambina da chiunque le si avvicini.
L'altra bella della classe è la dark Benedetta, perennemente vittima di elucubrazioni esistenziali e amante di tutto ciò che è atipico: dai film coreani a poeti macabri e sconosciuti.
La coppietta della classe è formata da Rossella e Daniele, fidanzati dalle elementari. Vanno a scuola insieme in motorino, indossano le stesse felpe, litigano costantemente, ma non riescono a stare lontani per più di due secondi. Unite dall'amore per lo studio sono invece Elias e Tisini: come si addice a tutte le secchione, sono chiamate per cognome e sfruttate dal fannullone Chicco in concomitanza con le verifiche.

Coprotagonista assoluto è il cornetto gelato. Non c'è puntata della 3^ C in cui i nostri eroi non addentino il noto "cuore di panna" seduti fuori dal loro bar preferito. 

Dopo questo veloce ripasso non vi resta che aspettare le repliche alle 5 di mattina su Italia 1 o comprare il cofanetto con i dvd della serie. Se al solo sentire la sigletta "Studiare in jeans c'est plus facile" verrete contagiati dal buonumore, sappiate che è fatta: la passione per la 3^ C si è impossessata di voi. A breve vi farete travolgere da un fiume di ricordi e imparerete a memoria tormentoni quali "Sacchi... 3!" (accompagnato da grattatina al naso, marchio del Prof. di italiano), "Che angoscia!" (Benedetta), o le chicche dello Zampetti: "N.C.S.: Non ci siamo", "A me questa idea mi esalta", "Taac".

E a chi si chiedeva "Cosa resterà di questi Anni Ottanta... chi la scatterà la fotografia?", non resta che rispondere: La Terza C

 

Rossella Martinelli