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Guai per il noto disturbatore televisivo
Foglio di via da Milano per 3 anni

Punito per la sua performance vilipendiosa durante la Giornata della Memoria

Dal Web

Il disturbatore televisivo più famoso dell'etere, Gabriele Paolini, per tre anni non potrà mettere piede nella città di Milano.

Il foglio di via dalla città meneghina gli è stato inflitto per vilipendio delle istituzioni, delle forze armate e della Repubblica.

La sua performance durante la Giornata della Memoria 
Il 9 maggio scorso, infatti, in occasione della Giornata della Memoria, Paolini si era spogliato presso il Tribunale di Milano e, in costume da bagno, aveva attirato l'attenzione dei passanti con un megafono. Non ancora soddisfatto della sua performance aveva inoltre bruciato una foto del premier Berlusconi.

Paolini: "Sono addolorato"
Paolini si dice affranto da questo provvedimento, anche perché Milano è la sua città natale. "Provo un dolore immenso”, ha commentato il disturbatore televisivo, “per questo foglio di via. Sono nato a Milano, qui ho un compagno e resto costernato di fronte a questa decisione nei miei confronti che sinceramente non capisco”. Paolini ha detto che la sua performance non voleva “offendere l'istituzione, ma salvaguardare l'immagine delle donne che non andrebbero a letto con un politico per soldi".

Irruzione alla Lega Calcio insultando il premier
La sua ultima apparizione risale a questa mattina nella sede milanese della Lega Calcio, in via Rosellini. Paolini ha fatto irruzione durante la diretta di un cronista Mediaset insultando il premier. Poco dopo è uscito in strada munito di megafono ed ha ripetuto il suo, come lo chiama lui stesso, “rituale”: slogan urlati contro Berlusconi e fotografia del premier data alle fiamme. La polizia, arrivata sul posto dopo pochi minuti, l'ha allontanato.