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Ivan Segreto, evoluzioni musicali

"Fidate Correnti" da scoprire

Ci sono correnti che scivolano senza neanche fermarsi o sfiorare la superficie terrestre.

Altre invece muovono le foglie nel fitto bosco del panorama musicale italiano, fatto di pochi arbusti sani e molti cloni. La corrente si chiama Ivan Segreto, cantautore e compositore di Sciacca, che ha pubblicato la seconda fatica discografica "Fidate Correnti".

Evoluzione. Sia sul fronte musicale che compositivo. E’ quello che pare subito evidente mettendo a confronto il primo album “Porta Vagnu” e “Fidate correnti”. Forse meno immediato, meno ‘commerciale’ rispetto al lavoro d’esordio, “Fidate correnti” si stacca sicuramente dall’etichetta di ‘nuovo Cammariere’ che ha contraddistinto (a torto) il suo esordio discografico.

Ritmi brasiliani in “Allegra Compagnia”, un inno alla spensieratezza “nato in un momento di svago – ha spiegato Ivan – quando con i miei amici ci riuniamo giù in Sicilia, immersi nel dolce far niente, lontani dalle frenesie del mondo”. Il Brasile torna anche nel brano “Juninho”, dedicato ad un amico musicista del compositore siciliano. "Io e Juninho ci conosciamo da un paio di anni. Il primo incontro è avvenuto in un club brasiliano a Milano").

Attimi di riflessioni tra sé e sé (in “Confusione soltanto”: ‘Amore dona angoscia ed euforia indicata sulla bussola del vago’),  riflessioni religiose che si intrecciano in tre brani: “Tingerei in verde”, “Contrasto” e soprattutto “Ridestinato”.

‘Scopri chi (…) grida e continuerà a gridare sempre le sue idee’, recita “Ridestinato”. Il brano potrebbe indurre in inganno l’ascoltatore dandogli una matrice politica, ma così non è come ha spiegato Ivan. “Ridestinato fa il punto di una situazione personale e privata che ho attraversato. Posso solo dire che mi affascina molto la filosofia buddista e ne apprezzo molti dei suoi insegnamenti”.

Il singolo che ha fatto da apripista al disco è “Vola lontano” (una curiosità il titolo originale era "Vola"), sicuramente il pezzo più radiofonico, non a caso è programmatissimo dai network nazionali. Ma si poteva puntare benissimo su “Fidate correnti”, che rappresenta al meglio l’intero album. Un giusto equilibrio tra suoni ricercati e immediatezza compositiva.

Il secondo disco per un artista è sempre quello della ricerca, dell’evoluzione. Ma nel panorama musicale italiano è sempre difficile trovare giovani coraggiosi disposti a rischiare. “Fidate correnti” si sposta dagli obbiettivi di “Porta Vagnu” in positivo, senza compromessi, senza sound facili da 'supermarket'. Insomma come scrive Ivan Segreto “chi vola fa sempre più paura di chi resta giù” e lui continua a volare verso il live in giro per l'Italia (con Daniele Lamarda al basso e al loop e Pino Litrenta alla batteria) e il terzo disco.

Andrea Conti

LE TAPPE DEL TOUR
17 novembre: Bergamo, Cineteatro Gavezzeni di Seriate
22 novembre: Mira (Ve), Villa dei Leoni
23 novembre: Brescia, CTM di Rezzato
25 novembre: Roma, Casa del Jazz
2 dicembre: Palermo, Candelai Club
3 dicembre: Catania, Mercati Generali
4 dicembre: Ragusa