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Berlusconi: "Obbligato a fare politica, senza di me Paese ai grillini"

Il leader di Forza Italia, in unʼintervista al quotidiano "Il Giorno", ha parlato inoltre di Giuseppe Sala, definito "un uomo del centrodestra" e della vicenda banche, "su cui si gioca il destino dellʼItalia"

silvio berlusconi al tg5
ansa

"Non ho alcuna voglia di fare politica. Non l'avevo nel '94 e non ce l'ho oggi. Ma come nel '94 mi sentii obbligato a scendere in campo per non lasciare il Paese in mano ai comunisti, oggi mi sento moralmente obbligato per evitare che si realizzi una prospettiva forse persino più nefasta". Lo ha detto Silvio Berlusconi sottolineando come senza di lui "Forza Italia deperirebbe e finirebbe sotto il 10% e il Paese sarebbe in mano ai grillini".

"Senza di me, Italia in mano ai grillini: una sciagura" - Il leader di Forza Italia spiega poi, in un'intervista al quotidiano "Il Giorno", come, nel caso di un suo abbandono "il centrodestra diventerebbe un terzo polo, al ballottaggio andrebbero Pd e Movimento 5 Stelle e non c'è dubbio che vincerebbero i grillini. Per l'Italia sarebbe una sciagura".

"Nessun dilaniante conflitto interno a Forza Italia" - Quanto alla situazione della sua Forza Italia, Berlusconi smentisce che ci sia un dilaniante conflitto tra i capigruppo Renato Brunetta e Paolo Romano. "Non c'è nessun conflitto. Lo dice anche il proverbio: quando il gatto non c'è, i topi ballano. Il gatto è assente dal Parlamento, ma non è assente dal Paese. Le assicuro che non passa giorno senza che incontri qualcuno per organizzare il futuro del centrodestra, mi sto riallenando e a breve sarò nuovamente in campo".

"Per il futuro di Fi rinnovamento e giovani" - "Ho intenzione di procedere a un rinnovamento radicale dei vertici, sia per quanto riguarda i gruppi parla- mentari sia per il partito - ha quindi aggiunto Berlusconi parlando del futuro di Forza Italia -. Stiamo mettendo su una squadra di giovani che interloquirà con quei 27 milioni di italiani che frequentano Internet" e "riporteremo a votare i delusi che non vanno più. Gli prospetteremo un governo composto al cinquanta per cento da personalità che non vengono dalla politica".

Elezioni Milano, "Sala? Un uomo del centrodestra, non lo voteranno" - Quanto alla prossima sfida per la poltrona di primo cittadino di Milano, il leader di Forza Italia spiega come in ballo ci siano tre nomi: "Paolo Del Debbio, Alessandro Sallusti e Stefano Parisi".

Quanto al candidato Pd, l'ex commissario all'Expo Giuseppe Sala, Berlusconi sembra non essere minimamente intimidito: "Secondo me Sala non riuscirà a vincere neanche le primarie del Pd, perché per quanto uno possa fingere, la verità prima o poi viene a galla, ovvero che Giuseppe Sala è un uomo del centrodestra, lo è sempre stato. Altro che Pd... Ce lo presentò Bruno Ermolli e ha collaborato attivamente con la giunta Moratti".

"Sulla vicenda banche si gioca il destino del Paese" - Infine Berlusconi affronta il tema banche. "Abbiamo chiesto di aggiungere i 790 milioni sottratti a chi ha acquistato obbligazioni subordinate ai 3 miliardi e 600 milioni stanziati per non far fallire le quattro banche. Se gli obbligazionisti non verranno rimborsati, la parola banca cesserà d'essere sinonimo di sicurezza: diventerà sinonimo di rischio e tutto precipiterà. Siamo a un passag- gio delicatissimo, aver accettato il principio del bail in è stata una follia che potrebbe tradursi in una tragedia per l'intero Paese".