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Egitto, precipita aereo russo: 224 morti Mosca e Il Cairo: "Rivendicazione Isis falsa"

Velivolo caduto nel Sinai. Al momento della tragedia, dicono fonti della sicurezza, stava volando a unʼaltitudine tale da non poter essere abbattuto dai jihadisti. Air France e Lufthansa sospendono voli sullʼarea

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Un aereo di linea con a bordo 224 persone, in prevalenza russi, si è schiantato sulla penisola egiziana del Sinai. Il velivolo, caduto per un guasto tecnico, era decollato da Sharm el Sheik ed era diretto a San Pietroburgo. L'Isis rivendica, ma le autorità smentiscono: "E' stato un incidente". Non c'è alcun sopravvissuto: tra i morti anche 27 bambini.

Egitto, precipita aereo russo: 224 morti Mosca e Il Cairo: "Rivendicazione Isis falsa"

L'Airbus è precipitato nella zona di Hasana, dove l'esercito egiziano sta combattendo jihadisti affiliati all'Isis.

Isis: "L'abbiamo abbattuto noi" - Gli estremisti hanno rivendicato la tragedia con un comunicato e con un video in cui sostengono di aver abbattuto l'aereo "in risposta alle incursioni dei jet russi che hanno ucciso centinaia di musulmani in terra siriana".

Russia ed Egitto negano rivendicazione - Sia le autorità di Mosca sia quelle de Il Cairo smentiscono però categoricamente questa ipotesi, bollata come "inattendibile" dal ministro dei Trasporti russo Maksim Sokolov. E secondo fonti della sicurezza egiziana all'origine del disastro ci sarebbe "un guasto tecnico" e sarebbe quindi da escludere "un atto terroristico". Anche per il ministero dell'Aviazione civile egiziano è impossibile che l'Airbus sia stato abbattuto da un missile perché nel momento in cui e' scomparso dai radar viaggiava a quota 9.450 metri: un'altezza troppo elevata per i razzi a spalla di cui si sa che i miliziani del Sinai sono in possesso.

Air France e Lufthansa sospendono voli sull'area - In ogni caso, per motivi di sicurezza Lufthansa e Air France hanno deciso di sospendere i loro voli sulla penisola. Si sono intanto ormai spente le speranze di trovare dei sopravvissuti al disastro aereo.

Tra le vittime anche 27 bambini - I soccorritori sabato mattina avevano dichiarato di aver "sentito delle voci dall'interno dell'aereo che chiedevano aiuto", ma sia le autorità de Il Cairo sia l'ambasciata russa in Egitto escludono che qualcuno dei 217 passeggeri e dei sette membri dell'equipaggio che erano a bordo dell'A-321 sia rimasto vivo. E tra le probabili vittime dello schianto ci sarebbero - secondo il Comune di San Pietroburgo - almeno 27 tra bambini e ragazzini. Chi sta partecipando alle operazioni di recupero dei corpi tra i rottami dell'Airbus - in una zona a cui l'accesso è rigidamente controllato dall'esercito - riferisce di "una scena tragica" con l'aereo spaccato in due e cadaveri dappertutto, alcuni dei quali ancora legati al sedile con la cintura di sicurezza. Poco dopo le prime notizie sullo schianto, alcuni media avevano annunciato che l'A-321 aveva "contattato i controllori del traffico aereo turco".

L'aereo aveva 18 anni - Ma la tragedia è stata poi confermata dal premier egiziano Sherif Ismail proprio mentre l'ente aeronautico russo Rosaviatsia ammetteva che si erano perse le tracce dell'aereo sulla penisola del Sinai e che 23 minuti dopo il decollo, avvenuto "alle 6.51 ora di Mosca" da Sharm el-Sheikh, meta turistica molto in voga tra i russi, l'Airbus non aveva "contattato Larnaca (Cipro)" come previsto ed era "scomparso dai radar". Una fonte dello scalo di Sharm el-Sheikh denuncia che i piloti lamentavano da alcuni giorni dei problemi di avviamento a uno dei motori dell'aereo, che volava da ormai più di 18 anni. Il velivolo aveva effettuato il suo primo decollo il 9 maggio 1997 con la compagnia libanese Mea. L'aereo era poi passato alla turca Onur Air nel 2003, quindi alla Saudi Arabia Airlines nel 2007 per tornare alla Onur Air nel 2008. E' stato infine venduto ai russi della Kogalymavia nel 2012.

Stando ad un membro dell'ente aeronautico egiziano, poco prima della tragedia il comandante aveva chiesto un atterraggio di emergenza sulla pista più vicina. Quest'ultima notizia è stata smentita dalle autorità egiziane, che hanno dichiarato di non aver ricevuto alcuna richiesta di soccorso dall'aereo russo.

La Russia apre un'inchiesta - Putin ha intanto ordinato di indagare sulla tragedia e ha proclamato per domani una giornata di lutto nazionale, mentre il Comitato investigativo russo ha aperto un'inchiesta per "violazione delle norme di sicurezza dei voli" contro la Kogalymavia.

Ritrovate entrambe le scatole nere - La polizia russa ha già perquisito la sede di Mosca della compagnia siberiana, che dal 2012 opera con il marchio Metrojet. Ad aiutare a far luce sulla sciagura potrebbero essere le scatole nere dell'aereo, che sono state entrambe ritrovate.