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Zelensky nella lista dei ricercati di Mosca, contro di lui è stato aperto un procedimento penale | Kiev: "In Russia sono disperati"

Tajani: "Non invieremo soldati italiani, non siamo in guerra con la Russia". Crosetto: "Nessun intervento dei nostri militari, avanti con la diplomazia". Tajani: "Noi non siamo in guerra con la Russia"

Fotogallery - Città carbonizzate con migliaia di missili: Zelensky mostra lʼUcraina distrutta

La guerra in Ucraina è giunta al giorno 801.

L'agenzia russa Tass fa sapere che Volodymyr Zelensky è stato inserito nella lista dei ricercati del ministero dell'Interno di Mosca e che contro di lui è stato aperto un procedimento penale. Non vengono precisate le accuse nei confronti del presidente dell'Ucraina. Arriva la replica: "In Russia sono disperati". Intanto, dopo le dichiarazioni di Macron sull'ipotesi di inviare truppe a Kiev, Crosetto chiarisce: "Escluso l'intervento dei nostri militari, insistere con la diplomazia". Lo conferma anche il vicepremier Tajani: "Noi non siamo in guerra con la Russia". Il presidente francese aveva detto di non escludere un invio di uomini "se Mosca sfonda il fronte" e il ministro britannico Cameron aveva parlato del diritto di Kiev a utilizzare armi inglese per attacchi contro i russi. Mosca avverte: "Rischio escalation". Intanto, 13 droni russi sono stati abbattuti nella notte dall'Ucraina.

  • 04 mag

    Zelensky: "Putin è un pazzo e il suo Paese ne dà prova ogni giorno"

    "Putin non vuole la pace, è pazzo e il suo Paese ne dà prova ogni giorno. Per superare questo male e vincere la guerra, abbiamo bisogno della massima unita' mondiale. Raggiungiamo risultati insieme". Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo il quale Mosca "può solo essere costretta a lasciare in pace l'Ucraina. E accadrà. La nostra forza ci aiuterà senza dubbio a raggiungere questo obiettivo. Il vertice globale per la pace di giugno avrà luogo e dovrà essere un successo, indipendentemente da quanto qualcuno tenterà di indebolirlo".

  • 04 mag

    Tajani: "Non invieremo soldati italiani, non siamo in guerra con la Russia"

    "Noi non invieremo alcun soldato italiano a combattere in Ucraina, non siamo in guerra con la Russia. Difendiamo soltanto il diritto dell'Ucraina a essere un paese libero e condanniamo l'invasione da parte di Mosca". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, commentando le dichiarazioni di Macron sull'invio di truppe nel Paese invaso. "La nostra battaglia a difesa della libertà e dell'indipendenza dell'Ucraina ha come obiettivo la pace. Tutto ciò non comporta la presenza di soldati italiani che vadano a combattere, non se ne è mai parlato in nessuna riunione della Nato né dell'Ue".

  • 04 mag

    Mosca: Zelensky nella lista dei ricercati - VIDEO

  • 04 mag

    Zelensky ricercato, Kiev: "In Russia disperati"

    Il ministero degli Esteri ucraino ha affermato che "l'annuncio della Russia che ha inserito il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nella lista dei ricercati è la prova della disperazione della macchina statale e della propaganda russa, che non ha altre scuse degne di nota da inventare per attirare l'attenzione". Il ministero ucraino aggiunge che "contrariamente alle inutili dichiarazioni russe, il mandato d'arresto della Corte penale internazionale per l'arresto del dittatore russo Vladimir Putin con l'accusa di crimini di guerra è invece del tutto reale ed è soggetto a esecuzione in 123 Paesi del mondo".

  • 04 mag

    Il report di Isw accusa Mosca di azioni contro i neonati in Lugansk

    Negli ospedali della regione occupata dai russi del Luhansk, in Donbass, le madri vengono minacciate di vedersi portare via i loro neonati se nessuno dei genitori può dimostrare di avere la cittadinanza russa. Lo riporta l'Istitute for the Study of War (Isw) nel suo ultimo report, precisando che il capo dell'amministrazione militare dell'oblast di Luhansk, Artem Lysohor, ha riferito il 1° maggio che le madri che partoriscono negli ospedali della regione dovranno, a partire dal 6 maggio, dimostrare che almeno uno dei genitori abbia cittadinanza russa affinché l'ospedale possa dimettere il neonato. L'Istituto segnala che si tratterebbe di una violazione dell'articolo IId della Convenzione sul genocidio, che definisce quest'ultimo come l'introduzione di "misure miranti a impedire nascite all'interno' di un gruppo" nazionale, etnico, razziale o religioso.

  • 04 mag

    Anche Petro Poroshenko nella lista dei ricercati di Mosca

    Il ministero dell'Interno russo ha emesso un ordine di arresto anche per l'ex presidente ucraino Petro Poroshenko. Anche lui, come Zelensky, è nella lista dei ricercati di Mosca, ma per nessuno dei due è stata resa nota l'accusa. Lo riferisce l'agenzia Ria Novosti. 

  • 04 mag

    Zelensky nella lista dei ricercati di Mosca

    Volodymyr Zelensky è stato inserito nella lista dei ricercati del ministero dell'Interno russo. Lo riferisce la Tass, aggiungendo che nei suoi confronti è stato aperto un procedimento penale. Le accuse non vengono precisate. Secondo quanto appare nel database del ministero dell'Interno, il presidente ucraino è ricercato ai sensi di un articolo del Codice penale russo, che però non viene specificato. 

  • 04 mag

    Tajani esclude l'invio di truppe in Ucraina: "Non siamo in guerra"

  • 04 mag

    Droni russi su Kharkiv, 4 feriti

    Quattro persone, tra cui una ragazza di 13 anni, sono rimaste ferite in seguito a un attacco russo nella città di Kharkiv, nell'Ucraina orientale. Lo ha reso noto il capo del dipartimento investigativo della polizia nazionale della regione, Sergy Bolvinov, come riporta Ukrainska Pravda. Nell'attacco, che ha colpito il distretto di Osnovyansky della città, è rimasta ferita anche la madre della ragazza, ha precisato Bolvinov. Entrambe erano nel loro appartamento in un condominio, colpito da detriti di un drone abbattuto, mentre gli altri due feriti si trovavano in un altro palazzo. Sono stati distrutti una stazione di servizio, un edificio con uffici civili e un magazzino di tremila metri quadrati che ha preso fuoco. 

  • 04 mag

    Gb: le perdite russe aumenteranno con la ripresa dell'offensiva a est

    La media giornaliera di 899 soldati russi tra morti e feriti in Ucraina il mese scorso è stata in linea con quella registrata da inizio 2024, ma è probabile che questo numero aumenterà di nuovo nei prossimi due mesi, in seguito alla ripresa dell'offensiva nell'est del Paese. Lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento di intelligence. Il previsto aumento, si legge nel rapporto pubblicato su X, dovrebbe arrivare dopo un leggero calo del ritmo delle operazioni negli ultimi due mesi seguito alla caduta di Avdiivka, nella regione del Donetsk. 

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