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Giallo su dimissioni di Mubarak

Avrebbe cambiato vertici del partito

Il presidente egiziano, Hosni Mubarak, ha smentito le voci di dimissioni dalla presidenza del suo Partito Nazionale Democratico.

Sarebbero invece stati cambiati i vertici del Pnd, compreso il segretario generale, Safwat el-Sherif, fedelissimo del presidente, e il figlio Gamal. Nuovo segretario generale è Hossam Badrawi, medico, già membro del direttivo del partito, ma vicino all'ala più liberale del movimento.

El Baradei critica gli Usa
L'ex direttore dell'Aiea Mohamed El Baradei ha detto che sarebbe un errore se gli Stati Uniti appoggiassero il vice-presidente Omar Suleiman o addirittura il presidente Hosni Mubarak come guida di un governo di transizione in Egitto. "Se così fosse, saremmo di fronte a un grosso elemento negativo", ha risposto El Baradei quando gli è stato chiesto cosa pensasse dell'eventualità di un governo ad interim guidato da Suleiman o dallo stesso Mubarak.

Obama chiama Cameron e Merkel
Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha chiamato una serie di leader stranieri per confrontarsi della situazione in Egitto. Obama ha sentito il principe degli Emirati Arabi Mohammed bin Zayed, il primo ministro britannico David Cameron e il cancelliere tedesco, Angela Merkel. Nei colloqui Obama ha ribadito "l'importanza di una transizione ordinata, pacifica e immediata verso un governo che sia in linea con le aspirazioni del popolo egiziano".

Casa Bianca prende distanze da suo inviato
La Casa Bianca ha preso le distanze dalle dichiarazioni dell'inviato americano Frank Wisner sull'opportunità che il presidente egiziano Hosni Mubarak rimanga in carica per pilotare la transizione politica in Egitto. Secondo la Casa Bianca le parole di Wisner "non impegnano che lui e non il governo americano".

"Mubarak non si è dimesso, cambiati vertici partito"
"Il presidente dell'Egitto, Hosni Mubarak, leader del Partito Democratico Nazionale (Pnd), ha deciso di nominare Hossam Badrawi segretario generale del Pnd". Lo scrive l'agenzia di stampa Mena, dando notizia delle nuove nomine dei dirigenti del partito, e smentendo di fatto le voci circolate anche attraverso la tv di stato riguardanti le dimissioni da presidente del partito dello stesso Mubarak.

Usa: Mubarak resti per pilotare il cambiamento
Mubarak deve rimanere al potere per pilotare i cambiamenti: lo ha detto l'inviato speciale statunitense per l'Egitto, Frank Wisner. "E' necessario il consenso nazionale intorno alle pre-condizioni per un ulteriore passo in avanti. Il presidente, vecchio amico degli Stati Uniti, deve restare nella carica per guidare i cambiamenti", ha sottolineato Wisner. Le dimissioni del figlio di Mubarak, Gamal, dal partito che domina in Egitto sono state, intanto, salutate come un "passo positivo" dall'amministrazione americana. Esso, ha aggiunto un funzionario Usa, "prelude a ulteriori passi".

Fratelli musulmani: sì al dialogo, ma con condizioni
I Fratelli Musulmani hanno deciso di accettare il dialogo con il governo proposto dal vicepresidente Omar Suleiman, ma ha posto tre condizioni. Ne ha dato notizia la stessa confraternita, con un comunicato diffuso sul suo sito web. La prima condizione è che siano accettate tutte le richieste fatte dai dimostranti di piazza Tahrir, la seconda è che ai negoziati intervengano tutte le forze politiche che partecipano alle proteste, la terza che sia fissato subito un calendario che stabilisca i tempi dei successivi sviluppi politici.

Al Arabya: dimissioni Mubarak? Notizia ritirata
La televisione di stato egiziana, che aveva dato la notizia delle dimissioni di Hosni Mubarak dalla presidenza del partito Pnd con una scritta in sovraimpressione, al momento tace, mentre l'emittente araba Al Arabiya, che aveva rilanciato la notizia, la ha adesso ritirata. Hosni Mubarak rimane presidente del partito e dell'Egitto, nonostante le proteste nelle strade di tutto il Paese, riporta l'emittente. "Come presidente del Partito nazionale democratico (Pnd), il presidente Mubarak ha deciso di nominare Hossam Badrawi segretario generale del partito", prosegue l'emittente, citando un banner comparso sulla tv di stato.

Via i vertici del partito di Mubarak, cacciato il figlio
I vertici del Partito democratico nazionale di Hosni Mubarak sono stati cambiati. Il nuovo segretario generale è Hossan Badrawy, che diventa anche presidente del comitato politico, al posto di Gamal Mubarak, figlio del rais. Lo annuncia la televisione di Stato

Lunedì riaprono le banche, resta chiusa la Borsa
Le banche riapriranno lunedì in Egitto dopo una chiusura di una settimana per le proteste di piazza. Rimarrà invece chiusa la Borsa. La Banca centrale d'Egitto ha stabilito un tetto per i prelievi, pari a 50mila lire egiziane equivalenti a 10mila dollari al giorno.

Gasdotto Sinai, fiamme sotto controllo
Sono finalmente sotto controllo le fiamme provocate dall'esplosione a uno dei gasdotti principali della città di al Arish. Interrotte le forniture a Israele. La televisione egiziana ha addossato la responsabilità a "ignoti elementi sovversivi": negli ultimi giorni alcuni gruppi islamisti avevano esortato i miliziani ad approfittare dell'instabilità nell'area e ad attaccare l'oleodotto che va verso Israele.

Netanyahu: Israele sa far fronte alla situazione
Israele è in grado di far fronte alla situazione che si è creata con l'esplosione nel gasdotto egiziano ad el-Arish, nel Sinai settentrionale, come ha detto il primo ministro Benyamin Netanyahu. "Israele è pronto da tempo a situazioni inaspettate, quale la sospensione delle forniture di gas dall'Egitto", ha detto l'ufficio di Netanyahu. "Esiste la possibilità di passare immediatamente a fonti di energia alternative".

Merkel: voto precoce non è una buona idea
Andare ad elezioni rapidamente, in Egitto, all'inizio del processo di riforma democratica, non è probabilmente la soluzione migliore. Lo ha detto il cancelliere tedesco, Angela Merkel. "Votare subito, all'inizio del processo di democratizzazione, è probabilmente l'approccio sbagliato", ha osservato dinanzi ai rappresentanti di 70 Paesi, riuniti a Monaco di Baviera, per la Conferenza Internazionale sulla Sicurezza.

Mubarak ha incontrato i ministri economici
Mubarak ha convocato una riunione a cui hanno partecipato, oltre al primo ministro, i ministri economici. Lo ha reso noto la televisione di stato egiziana, precisando che all'incontro hanno partecipato i ministri del Petrolio, del Commercio, dell'Industria, delle Finanze, della Solidarietà sociale e il governatore della banca centrale egiziana.

Governatorato Sinai: al gasdotto un atto di sabotaggio
L'esplosione al gasdotto fra Egitto e Israele nella cittadina di El Arish è un atto di sabotaggio. Lo hanno detto fonti del governatorato del nord Sinai, spiegando che l'esplosione non ha provocato né vittime né feriti perché l'installazione è distante dal centro abitato.

Esplosione in gasdotto nel Sinai
Un'esplosione
si è verificata in un gasdotto nei pressi della cittadina egiziana di Arish, nel nord del Sinai. Fonti del governatorato del nord del Sinai hanno detto che si tratta di un atto di sabotaggio di "terroristi" che hanno preso di mira la conduttura tra Egitto e Israele. In seguito a questo atto, l'Egitto ha sospeso il flusso di gas verso Israele. Sono stati poi cambiati i vertici del partito di Mubarak ed è stato cacciato il figlio Gamal.