Ecco l'agenzia che manda i turisti in guerra
Un tour operator britannico organizza viaggi nei paesi segnati da conflitti e dittature
Una visita al compound di Gheddafi a Tripoli.
Non si tratta di un'associazione che organizza viaggi estremi, ma di un tour operator professionale che provvede ad affiancare ai turisti un team di giornalisti, diplomatici e studiosi di politica internazionale. L'idea non poteva che venire a uno come Nicholas Wood, ex corrispondente del New York Times nei Balcani per dieci anni.
“Se esistono tour storici e musicali possono anche esserci tour politici che permettano di avere accesso ai luoghi come giornalisti inviati”, ha detto Wood a TMNews. Il paragone con gli inviati sul campo è calzante: i turisti che decidono di affidarsi a Nicholas hanno la possibilità di avere notizie di prima mano parlando con la gente del posto dei cambiamenti vissuti sotto una dittatura o durante una rivoluzione.
L'ultimo viaggio proposto dell'agenzia è un tour di nove giorni in Bosnia-Erzegovina e Serbia previsto per il prossimo maggio. Si visiteranno i luoghi più martoriati della ex-Jugoslavia e Nicholas ha fatto sapere che si unirà alla spedizione. A giugno è il turno della Libia: nove giorni a visitare le città di Tripoli (per vedere il bunker del rais) e Misurata a incontrare le famiglie che stanno cercando di ricostruire il paese.
Si potrebbe pensare a viaggi buoni solo a soddisfare il voyeurismo di turisti benestanti. Niente di più sbagliato. Oltre ai Group Tour, gruppi dalle 6 alle 16 persone composti in prevalenza da ricchi curiosi, ci sono i Tailor-Made Tours, itinerari su misura per uomini d'affari, giornalisti, politici e studenti universitari. Certo il costo delle spedizioni non è alla portata di tutti: si va dai 2900 euro per il viaggio in Bosnia e Serbia, ai 3mila per il viaggio in Corea del Nord, fino ai 5mila euro per il tour in Libia.