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Più crimini e guerre per colpa dei cambiamenti climatici

Forte correlazione tra innalzamento delle temperature e lʼacuirsi di violenze domestiche ma anche disordini e conflitti tra gruppi di persone

2013,clima,nasa
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I cambiamenti climatici aumentano gli episodi di violenza. A dirlo è un'analisi del National Bureau of Economic Research statunitense, che ha elaborato le conclusioni di 55 studi scientifici. Per gli studiosi gli eventi meteo collegati al riscaldamento globale sono "legati significativamente" a guerre, disordini e crimini.

Violenza tra individui e tra gruppi aumentata - I ricercatori hanno distinto la violenza tra individui - in cui rientrano la violenza domestica, le manifestazioni di rabbia e i litigi per strada, le aggressioni, gli omicidi e gli stupri - e quella tra grandi gruppi di persone - come guerre civili, violenze etniche, invasioni territoriali, violenze tra bande e forme di instabilità politica come i colpi di stato.

Dai risultati dei differenti studi, l'equipe di ricerca ha dimostrato l'esistenza di una connessione significativa e statisticamente rilevante tra cambiamenti climatici come siccità, piogge improvvise e soprattutto innalzamento delle temperatura ed entrambe le forme di violenza.

I ricercatori scrivono: "Abbiamo scoperto che i mutamenti delle temperature e dei modelli di precipitazioni aumentano sistematicamente il rischio di conflitti, spesso in modo sostanziale, con effetti in media che sono statisticamente molto significativi".

Diverso impatto in base all'area geografica - L'impatto del fenomeno sembra tuttavia cambiare da regione a regione: alcuni luoghi sono più sensibili a piccoli aumenti di temperatura rispetto ad altri.

In particolare, Marshall Burke, autore dello studio, ha spiegato al Washington Post come "ogni grado di aumento di temperatura potrebbe portare a un aumento del 20% dei conflitti civili in Africa, mentre negli Stati Uniti un tale dato dovrebbe contemplare un aumento di un punto percentuale nei conflitti interpersonali".