Fiumicino e Malpensa saranno i primi scali dell'Unione europea ad adottare un sistema che consentirà di abbattere del 20% le emissioni di CO2 e i costi energetici degli aeroporti. A testarlo nei due hub italiani è il progetto Cascade, finanziato con 2,6 milioni di euro dalla Commissione europea e al quale lavorano partner di Germania, Italia, Irlanda e Serbia.
Vantaggi anche economici - Neelie Kroes, commissario europeo per l'Agenda digitale, ha detto: "Viaggio spesso per lavoro e penso che tutti i nostri aeroporti debbano diventare più intelligenti e più verdi. Il sistema Cascade dimostra che la sostenibilità non costa necessariamente una fortuna. Al contrario, può permettere di risparmiare".
Un software innovativo individua guasti, per esempio degli impianti di riscaldamento o raffreddamento, per poi suggerire azioni correttive. Il nuovo sistema permetterà agli aeroporti italiani di risparmiare ogni anno almeno 6.000 MWh, equivalenti a 42mila tonnellate di anidride carbonica e 840mila euro.
Un modello che può essere replicato - Nicolas Réhault, coordinatore di Cascade presso l'Istituto Fraunhofer di Friburgo, ha aggiunto: "Desideriamo sfruttare le conoscenze acquisite replicando la soluzione in altri aeroporti".
Aci Europe, che rappresenta oltre 450 aeroporti in Europa, si è impegnata a fornire il proprio sostegno al progetto e l'obiettivo per Bruxelles è di diffondere il sistema Cascade in tutti gli scali dell'Unione europea.
Réhault ha concluso: "Le soluzioni sperimentate possono essere replicate in altri edifici molto complessi, come gli ospedali e le banche. Non solo. Possiamo anche adattarle a situazioni più semplici".