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Sanzioni a Mosca, il centrodestra discute | Pnrr, Meloni rilancia: "Si può cambiare" | Salvini: "Ministero Innovazione a Milano"

A Cernobbio il confronto tra i big degli schieramenti. Calenda: "Mentre Draghi guida il Paese, noi giochiamo a racchettoni in campagna elettorale"

Sanzioni a Mosca, il centrodestra discute | Pnrr, Meloni rilancia: "Si può cambiare" | Salvini: "Ministero Innovazione a Milano" - foto 1
Ansa

E' il momento del confronto per i leader degli schieramenti in corsa per le elezioni del 25 settembre.

Al Forum Ambrosetti di Cernobbio si sono incontrati Meloni, Letta, Calenda, Tajani, Salvini e Conte. Il leader di Azione Carlo Calenda si candida alla guida del Paese anche se, dice, "Draghi è molto più bravo". E a proposito di Draghi, aggiunge che "lui guida il Paese mentre noi giochiamo a racchettoni in campagna elettorale". Giorgia Meloni spiega che il Pnnr "è stato scritto prima" della crisi del prezzo dell'energia ed "è previsto" che possa essere rivisto. Modificarlo, aggiunge la leader di Fratelli d'Italia, "non è eresia". Matteo Salvini ha sottolineato come il Centrodestra sia unito sul tema del caro energia: "Chiediamo quel che ha chiesto Mattarella: un intervento europeo, uno scudo, un ombrello". Per Matteo Salvini Secondo il segretario del Pd, Enrico Letta, "se vince la destra sarà Putin a brindare" visto che "le parole di Salvini" sono chiare e "indicano la strada che prenderà l'Italia in quel caso".

 

Elezioni, il confronto tra i leader a Cernobbio

Sanzioni alla Russia, il Centrodestra discute - L'emergenza "bollette" è un tema elettorale che però vede discutere gli alleati del Centrodestra con Fratelli d'Italia e Lega che propongono ricette a tratti diverse. Impossibile non collegare il tema energia con la guerra in Ucraina e di conseguenza le sanzioni alla Russia. E sono proprio le sanzioni, che la Lega vorrebbe riduscutere, a tenere banco. Sull'argomento la Lega ha un approccio più problematico: "Abbiamo sempre votato le sanzioni e le manteniamo ma chiediamoci se stanno funzionando- afferma Salvini - e soprattutto proteggiamo l'Italia. L'Europa - osserva da Cernobbio - copra le spese per imprese e famiglie". Nettamente contrari invece gli alleati, sia Fratelli d'Italia, sia Forza Italia. Per Giorgia Meloni, se ci sfiliamo dai nostri alleati, "per l'Ucraina non cambia niente ma per l'Italia sì", perché sarebbe a rischio la nostra "credibilità" al livello internazionale. Altrettanto chiaro Antonio Tajani: "Quella di Salvini è un'opinione e se ne può discutere. Io credo che le sanzioni siano inevitabili e che dobbiamo continuare a infliggerle. Qualsiasi scelta di modifica della posizione - ha chiarito il coordinatore nazionale azzurro - non puo' che essere presa a livello europeo e di Nato". Visioni diverse anche circa l'ipotesi di uno scostamento di bilancio per fornire aiuti immediati e concreti a famiglie e imprese, strumento bocciato senza mezzi termini da Giorgia Meloni e definito invece "indispensabile" da Matteo Salvini.

 

Tuttavia sembra che i due tutto sommato stiano interpretando dei ruoli ben precisi, previsti da un copione che vede la coalizione di centrodestra cercare di dar risposte a sensibilità diverse presenti nel Paese: da un lato Giorgia Meloni, svolge la parte del "poliziotto buono", punta sul senso di responsabilità, rassicura l'Europa sul fatto che ove mai andasse a Palazzo Chigi darà ampie garanzie sulla tenuta dei conti (e degli impegni internazionali). Su un fronte diverso c'è Salvini che cerca di fare il pieno dei voti tra i più arrabbiati e preoccupati dalla crisi, dai piccoli e grandi esercenti, dagli imprenditori, che stanno già pagando aumenti enormi nella loro bolletta della luce e vorrebbero risposte certe nel brevissimo termine.

 

 

Berlusconi Centrodestra ha tre leader indispensabili per vincere - E sulle diversità di vedute interviene anche Silvio Berlusconi, con un'intervista a Il Messaggero: "Giorgia Meloni è davvero brava, sa come  parlare al suo elettorato e non ha bisogno di alcun consiglio. Del resto, io dico da uomo di televisione oltre che da leader politico, nella comunicazione una persona è credibile quando è davvero se stessa, Giorgia e io abbiamo storie diverse, un linguaggio diverso, una cultura politica diversa, funzioni diverse nella coalizione. Questo non ci impedisce di collaborare lealmente. Il centrodestra ha tre leader, tutti indispensabili per vincere". 

 

Meloni: "Il Pnrr si può perfezionare" - Un tema su cui Giorgia Meloni è tornata anche al forum Ambrosetti è il Pnrr. "Non può essere un'eresia dire che il Pnrr non può essere perfezionato: è previsto nella norma". Secondo la presidente di Fdi "il commissario Gentiloni ci dice che molte nazioni stanno rivedendo le priorità in base al nuovo scenario. Perfezionare non vuol dire stravolgere, anche se alcune scelte di politica industriale non sono state pienamente colte in questo Pnrr". "Il problema più grande non sarà rivederlo o sistemarlo ma i ritardi che ci ha lasciato il vecchio governo", aggiunge Meloni.

 

 

Salvini propone Ministero Innovazione a Milano - Il Forum Ambrosetti è stato palcoscenico di una proposta lanciata da Matteo Salvini durante il dibattito-confronto con gli esponenti politici: "Propongo un Ministero per l'Intelligenza artificiale, l'Innovazione e la Digitalizzazione a Milano". L'idea, ha spiegato il leader leghista, è quella di "radunare competenze sparse, senza togliere nulla a nessuno. Un ministero a Milano dove ci sono brevetti e grandi sedi, sarebbe offrire un di più, è il bello dell'autonomia". E dopo avere incassato il plauso del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana che ha giudicato la proposta "interessante, necessaria e, ovviamente, utile", il leader del Carroccio ha trovato un endorsement anche dal fronte del centrosinistra, dal sindaco di Milano, Beppe Sala. Ma Salvini con la sua proposta non ha raccolto solo fan. "Direi che c'è il luminoso precedente di Calderoli e della Reggia di Monza. Il Governo risiede nella Capitale. Spostarne un pezzo genera solo complicazioni, costi e inefficienze. Che lo dica Salvini che ne spara una al secondo pure pure, che lo riprenda Sala è grave", ha scritto su Twitter il leader di Azione Carlo Calenda. E le reazioni arrivano anche dal Sud. "Salvini propone un Ministero dell'Innovazione a Milano. Ancora una cosa contro il Sud. Io propongo la sede a Benevento di un nuovo Ministero per le Aree Interne Italiane, che lavori per le infrastrutture e l'aumento demografico. Esistono tutte le condizioni", ha dichiarato il segretario nazionale di Noi Di Centro, Clemente Mastella. L'esponente e parlamentare dem Filippo Sensi ha scelto Twitter per io suo affondo: "Ricominciamo con lo spostamento dei ministeri, come quella triste caricatura del Parlamento padano - scrive -. Si puo' parlare di cose serie, invece della solita greatest hits, vecchia vent'anni?".

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