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Reddito cittadinanza, Inps: il 58% degli assegni è sotto i 500 euro

Lʼistituto respinge così le critiche esplose sulla Rete da parte di chi lamenta di ricevere solo poche decine di euro dalla nuova misura

Reddito cittadinanza, Inps: il 58% degli assegni è sotto i 500 euro - foto 1
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Il 58% delle prime 472.970 domande per il reddito di cittadinanza elaborate dall'Inps presenta importi sotto i 500 euro.

E' quanto emerge da una tabella dell'istituto di previdenza, in base alla quale la fascia più ampia è quella compresa tra i 300 e i 500 euro (il 29,2%), pari a quasi 138mila domande (137.983). Il rimanente 42% è superiore ai 500 euro, con la fascia maggiore fino ai 750 euro che, con 97.493 assegni, equivale al 20,6% del totale. Respinte le polemiche di chi lamenta cifre esigue.

Questi importi, tra la fine di aprile e l'inizio di maggio, cominceranno ad essere accreditati sulla nuova carta prepagata, la cosiddetta CartaRdc, distribuita dalle Poste. L'Istituto respinge così le critiche esplose sulla Rete da parte di chi lamenta di ricevere solo poche decine di euro dalla nuova misura di integrazione al reddito introdotta con l'obiettivo di combattere la povertà e dare un posto di lavoro a chi non lo ha, con l'aiuto dei prossimi navigator e dei centri per l'impiego.

Le polemiche sui bassi importi "creano sconforto", dice il presidente dell'Inps Pasquale Tridico, che è stato anche il 'padre' del reddito di cittadinanza. E rilancia sul "successo enorme" della misura.

70% assegni sopra 300 euro, solo il 7% tra 40 e 50 "Girano tante falsità: solo il 7% di chi ha ottenuto il reddito di cittadinanza ha tra 40 e 50 euro. Sono appena 30mila persone", sottolinea Tridico. Delle fasce di importo dei pagamenti finora elaborati, l'Inps sottolinea come il 71% superi i 300 euro: quasi 337mila degli importi erogati.

Tridico ricorda che "in appena un mese" sono state presentate 800mila domande per l'Rdc: "Per il Rei erano 80mila. L'Inps ha dato risposte in un mese in modo efficiente".

L'affondo politico Numeri che alimentano la polemica politica. Da Forza Italia Mara Carfagna parla apertamente di "beffa" per i cittadini che "stanno trovando solo una scatola vuota di poche decine di euro a fronte dei 780 promessi da Di Maio". L'accusa rivolta dalla parlamentare azzurra al M5S è quella di aver "millantato di cambiare la vita a milioni di persone ma sta offrendo poco più di un'elemosina".

"Il reddito di cittadinanza - le fa eco il senatore del Pd Edoardo Patriarca, - così come lo hanno pensato, i M5s sta mettendo in luce tutte le sue debolezze. Un provvedimento che confonde la povertà sociale con quella da reddito. La prima ha bisogno di inclusione, la seconda di politiche attive per il lavoro".

"Un provvedimento che si fonda sui centri per l'impiego, una rete inadeguata alla sfida e che andava rinforzata prima. Assumono 6.000 precari navigator senza aver chiarito modalità e competenze - conclude Patriarca. - Insomma, un provvedimento farlocco che non porterà nessun beneficio concreto".

E la pensione di cittadinanza? Si apre un fronte anche sulla pensione di cittadinanza (il reddito per gli over 67), che sarebbe per pochi e con effetti molto contenuti. L'attuale meccanismo "esclude" la maggioranza della platea dei pensionati e anche nel caso in cui si rientri, il beneficio economico si ferma a qualche decina di euro, secondo i conti che fa la Uil.

In sostanza, dice il sindacato con il segretario confederale Domenico Proietti che ha curato un'analisi ad hoc, solo nel caso del pensionato single che vive in affitto, senza altri redditi, si arriva a percepire il beneficio "non superiore comunque a 76 euro mensili". Inoltre "è priva di una curva di salvaguardia" e fa sì, sempre secondo il sindacato, che un pensionato che percepisce un assegno frutto di anni di contribuzione disponga, al netto delle tasse, di "un reddito inferiore del 6% rispetto ad un pensionato che beneficia della pensione di cittadinanza".