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Cgia: albergatori, grande distribuzione e industriali le categorie più colpite dall'Imu

"E chi produce adesso rischia ulteriori rincari, se sarà abolita la tassa sulla prima casa"

Ansa

L'eventuale abolizione dell'Imu sulla prima casa rischia di provocare ulteriori rincari sulla stessa imposta applicata che andranno a pesare sulle categorie produttive, dagli imprenditori ai commercianti, agli albergatori. L'allarme viene lanciato dalla Cgia di Mestre, che segnala anche le categorie più tartassate dalla contestata tassa: in prima fila gli albergatori, seguiti da grande distribuzione e industriali.

Agli albergatori il conto più salato - Per gli albergatori infatti l'importo medio da pagare nel 2012 è stato di 11.429 euro. Nella classifica preparata dall'Associazione artigiani e piccole imprese, la grande distribuzione compare al secondo posto con 7.325 euro, mentre gli industriali si piazzano sul terzo gradino con 5.786. I piccoli imprenditori versano in media 3.352 euro, i liberi professionisti 1.835, i commercianti 894 e gli artigiani 700 euro. La seconda casa costa alle famiglia 663 euro di Imu, mentre per la prima si scende a 330 euro.

"Basta far pagare chi produce" - "Dai dati emerge chiaramente come la stangata dell'Imu abbia colpito soprattutto le categorie economiche - avverte il segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi -. L'eventuale abolizione dell'Imu sulla prima casa è, a nostro avviso, condivisibile. Tuttavia, appare doveroso segnalare che l'approvazione di questa misura potrebbe provocare dei nuovi rincari in capo alle attività produttive".

Sulle imprese un'imposta che pesa il 154% in più - Bortolussi ricorda infatti che è proprio il gettito della prima casa che arriva nelle casse dei Comuni e, nel caso in cui quel gettito venga a mancare, si rischia che molti sindaci lo compensino aumentando "le aliquote sui beni strumentali per ovviare, almeno in parte, a questa mancanza di liquidità. Uno scenario che dobbiamo assoutamente scongiurare visto che, rispetto a quando si pagava l'Ici, le imprese hanno subito con l'Imu un aggravio medio fino al 154%".

L'aliquota categoria per categoria - La Cgia mette poi in chiaro a quanto ammonta l'aliquota Imu media applicata alle varie categorie: siamo 9,54 per mille per gli albergatori, i più colpiti, al 9,50 per la grande distribuzione e per gli industriali, al 9,47 per i piccoli imprenditori e al 9,54 per i liberi professionisti. Ai commercianti si applica il 9,26 per mille, agli artigiani il 9,27. Alle abitazioni si calcola il 4,44 per mille sulla prima casa, il 9,33 sulla seconda.