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Palermo, la preside antimafia accusata di peculato e corruzione: "Non è come vi stanno facendo credere"

Daniela Lo Verde agli arresti domiciliari risponde a "Le Iene". Grazie alla collaborazione del programma di Italia 1 nel 2020 aveva raccolto tablet e pc per gli studenti in lockdown

È stata arrestata con le accuse di peculato e corruzione. È Daniela Lo Verde la preside antimafia della scuola Giovanni Falcone del quartiere Zen di Palermo che si sarebbe appropriata, con la complicità del vicepreside Daniele Agosta, di cibo per la mensa dell'istituto, computer, tablet e iPhone. Tutti beni destinati agli alunni acquistati con i finanziamenti europei. Lo Verde, raggiunta da "Le Iene", risponde alle domande di Giulio Golia, l'inviato del programma di Italia 1, dalla sua abitazione senza mostrarsi. "Non è come vi stanno facendo credere - dichiara la preside sospesa - le cose non vanno mai lette tutte da una parte".

 

Le dichiarazioni della preside a Italia 1 - La preside, insignita anche del titolo di cavaliere della Repubblica, adesso è agli arresti domiciliari con accuse pesantissime. Dalla sua abitazione risponde alle domande del giornalista di Italia 1 e prova brevemente a spiegare la sua versione dei fatti. "Le cose non si vedono mai tutte da una parte", spiega la donna e sulle intercettazioni che l'avrebbero incastrata dichiara: "Si sono estrapolate frasi da un contesto diverso". "Non è come vi stanno facendo credere", conclude la preside sospesa. 

La denuncia dell'ex insegnante - Nel febbraio del 2022 una ex insegnante dell'istituto Giovanni Falcone, stupita e indignata dall'atteggiamento della preside e del vicepreside, denuncia in procura una realtà "torbida e una gestione dispotica della cosa pubblica da parte della dirigente scolastica". "In questo momento le indagini sono ancora in corso - spiega a Italia 1 l'insegnante - non posso rilasciare interviste onde evitare di vanificare quanto fatto finora. Quando potrò rivelerò tutto quello che ho visto in quella scuola, un contesto particolare sul piano delinquenziale". 

 

Dopo la denuncia i carabinieri hanno intercettato le conversazioni della preside e hanno installato delle telecamere all'interno della scuola e nell'ufficio di Lo Verde. Le immagini, mandate in onda nel servizio de "Le Iene", mostrano di tutto. Dai collaboratori scolastici che trasportano un televisore da 65 pollici nell'auto della preside, fino alla preside stessa che riempie delle buste con gli alimenti destinati alla mensa scolastica. 

La collaborazione della preside con "Le Iene" - Nel 2020 il programma di Italia 1 aveva collaborato insieme alla preside Lo Verde a una gara di solidarietà. In piena pandemia, dopo che la dirigente scolastica aveva lanciato un appello per aiutare i suoi alunni impossibilitati a studiare perché chiusi in casa a causa del lockdown, "Le Iene" avevano attraversato tutta l'Italia per raccogliere strumenti elettronici per gli studenti del quartiere Zen di Palermo. "Noi ci siamo esposti le abbiamo portato tablet e computer", dichiara Golia parlando con la preside agli arresti domiciliari che risponde: "Quelli hanno fatto la fine che dovevano fare". "Che fine hanno fatto? - insiste Golia che aggiunge - a casa sua hanno trovato tablet e computer". "Non è come vi stanno facendo credere", conclude la preside. 

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