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Tre arresti a Milano per l'assalto al cantiere della Tav: l'accusa è di terrorismo

In manette tre giovani tra il 24 e i 26 anni: tra le accuse a loro carico anche quella di possesso di armi da guerra

Chiomonte, notav, maddalena, scontri
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La polizia ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare per tre persone ritenute appartenenti all'area anarchica. Si tratta di giovani tra i 24 e i 26 anni ritenuti a vario titolo responsabili per i fatti commessi contro le forze dell'ordine durante l'assalto al cantiere Tav di Chiomonte tra il 13 e il 14 maggio 2013. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Torino, sono state eseguite dalla Digos di Milano e Torino.

Tre arresti a Milano per lʼassalto al cantiere della Tav: lʼaccusa è di terrorismo

I tre giovani sono indagati a piede libero anche per il reato di terrorismo. Tra le accuse contro i tre anarchici c'è anche quella di possesso di "armi da guerra". Il reato sarebbe legato all'uso di bottiglie molotov.

L'attacco al cantiere nella notte tra il 13 e il 14 maggio - Quello della notte tra il 13 e il 14 maggio 2013 fu "un attacco in piena regola" al cantiere Tav del cunicolo esplorativo di Chiomonte (Torino). Nel resoconto della Questura di Torino si parlava di circa 30 persone, tutte travisate, che attorno alle 3.15 avevano preso d'assalto il perimetro del cantiere in un caso tagliando un piccolo tratto di recinzione, in altri cercando di bloccare con cavi di acciaio alcuni varchi normalmente utilizzati dalle forze dell'ordine. Azioni simultanee, su più fronti, utilizzando bengala, razzi esplosi da un rudimentale mortaio, artifici pirotecnici, bombe carta e bottiglie incendiarie.