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Chiuso il bar per 7 euro evasi A Bresso si scatena la polemica

Il "Caffè Portici" ha dovuto abbassare la saracinesca per tre giorni per non aver fatto in cinque anni cinque scontrini fiscali. Solidarietà da parte dei clienti: "Basta colpire solo i piccoli, è una vergogna"

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A Bresso una caffetteria nel centro del città, il "Caffè Portici", ha tirato giù la saracinesca per 3 giorni per aver evaso in cinque anni 7,20 euro. I gestori del bar sono stati pizzicati 5 volte dalla guardia di finanza per non aver emesso lo scontrino di qualche caffè e due brioches. In Paese si è scatenata la polemica e centinaia di persone hanno manifestato solidarietà nei confronti dei proprietari.

Le forze dell'ordine hanno sanzionato i due proprietari, il signor Dino Tucci di 64 anni e suo figlio Massimiliano di 32, con una multa di 2,500 euro e la chiusura forzata dell'attività per 3 giorni lavorativi, con tanto di cartello affisso sulle vetrate del bar come a dire:" Questo bar ha evaso le tasse, deve essere umiliato davanti a tutti".

In paese si è scatenata la polemica, e centinaia di persone hanno espresso solidarietà nei confronti dei due proprietari che hanno messo in vista sulla porta dell'attività la lettera mandata alla dirigenza dell'Agenzia delle Entrate che recita: "Lo scopo principale è portare in cassa i soldi, ad ogni costo. A questi signori non importa se lavoriamo 16 ore al giorno, non importa se per onorare il lavoro trascuriamo anche gli affetti familiari o se qualcuno viene un infarto per stress." Molti hanno commentato sotto con carta e penna per dare forza al signor Dino e per dare un segnale forte di protesta nei confronti di questa condanna troppo severa