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Aliano e Ozzano Monferrato: due borghi gioiello da scoprire

Il riconoscimento del Touring Club Italiano a due incantevoli paesi di Basilicata e Piemonte

Da 20 anni il Touring Club Italiano riconosce un certificato d'eccellenza ai borghi italiani non solo più belli e gradevoli dal punto di vista estetico ma anche per la qualità delle strutture ricettive, della gastronomia dell'ospitalità in senso generale: la Bandiera Arancione,un premio alla capacità di fare turismo.

Scopriamo due di queste piccole-grandi perle della nostra penisola, Aliano e Ozzano Monferrato.

Aliano, borgo arroccato - Il primo borgo nel 2018 a issare la Bandiera Arancione è stato Aliano (MT) in Basilicata, arroccato su un costone di argilla, nel cuore dei Calanchi lucani, concentrato di anfratti, pinnacoli argillosi e panorami dagli ampi orizzonti. Inserita in un magnifico paesaggio, Aliano si distingue per il valore e la varietà delle attrattive storico-culturali. Nel centro storico tipico e omogeneo, si possono trovare negozi di prodotti e ristoranti che propongono una cucina tipica.

Le memorie vive di Carlo Levi - Aliano è stato immortalato dalla penna di Carlo Levi, che con il nome di Gagliano lo descrisse  nel suo capolavoro Cristo si è fermato a Eboli. Nel borgo infatti è possibile visitare la Pinacoteca Carlo Levi e il Parco letterario Carlo Levi. Nel primo sono conservati documenti fotografici e pittorici dell'artista, relativi al periodo del confino, mentre il secondo svolge iniziative volte al recupero e alla valorizzazione dell'identità, della cultura, della storia e delle tradizioni locali. Il parco è ricchissimo di luoghi, oggetti, eventi che ci fanno ripercorrere i passi del suo esilio degli anni '30. Nel paese è possibile visitare la casa restaurata dove abitò, assistere a spettacoli teatrali all'aperto, visitare la mostra permanente allestita nell'ex municipio del paese, o visitare il riallestito set cinematografico del film Cristo si è fermato a Eboli.

La Casa del malocchio - Da visitare anche la chiesa di San Luigi Gonzaga, risalente al XVI secolo, il Museo della civiltà contadina, allestito in un vecchio frantoio dove sono esposti oggetti legati all'attività agricola e artigianale e alcune caratteristiche “maschere cornute”, tipiche del periodo di Carnevale. La curiosa Casa del malocchio che ha le sembianze di un volto umano per tenere lontani gli spiriti e gli influssi negativi. Gli eventi, tra cui spiccano il Carnevale e il Premio letterario nazionale “Carlo Levi” cui partecipano personaggi di spicco della letteratura contemporanea.

I piaceri slow di Ozzano Monferrato – Ozzano Monferrato che sorge in mezzo alle colline del Monferrato,è stata insignita della bandiera arancione nel 2017. Il paese, con il centro storico raccolto con le case arroccate sul colle e dominate dalla chiesa e dal castello, si sviluppa tra la pianura e le colline del Monferrato coltivate a vigneti, che possono essere scoperte con piacevoli passeggiate, da fare a piedi o in bicicletta. In zona Lavello, inoltre, da scoprire un ricchissimo patrimonio di archeologia industriale toccato da una rete sentieristica locale e regionale a ricordo di un passato minerario raccontato anche dal piccolo museo del "Cavatore".

Da non perdere - Il Castello, nel punto più alto del centro storico e circondato da un ampio parco. La chiesa parrocchiale di San Salvatore, con affreschi del ‘500, e la torre campanaria alta 20 metri, distaccata dal corpo della chiesa e addossata ad una parete tufacea, entrambe in una suggestiva posizione dalla quale si gode il panorama sulle colline del Monferrato. Casa Bonaria-Simonetti, raro esempio di abitazione del tardo-gotico. Inserito nel sito Unesco "I paesaggi vitivinicoli del Piemonte", da scoprire il Monferrato degli Infernot, “camere” scavate sotto terra e usate per custodire il vino con cantina adiacente dove gustare i vini del territorio. Le tradizioni gastronomiche e artigianali locali, come i biciulant d'ausan, dolce del periodo pasquale, e il ricamo a chiacchierino.

Per maggiori informazioni: www.touringclub.it