Wimbledon: Federer si butta via, Raonic in finale
Re Roger arriva a 5 punti dal sogno di tornare in finale, ma il canadese ruggisce e nel quinto lo surclassa sul piano fisico: adesso Murray o Berdych
Il sogno di Roger Federer va in frantumi sul più bello. E' Milos Raonic il primo finalista di Wimbledon, che dopo una lunga battaglia conquista la prima finale di Slam della sua carriera: sul Centrale finisce 6-3, 6-7(3), 4-6, 7-5, 6-3, col campione elvetico che nel quarto set arriva a cinque punti da quella che sarebbe stata la sua undicesima finale a Londra. Invece il canadese ruggisce e al quinto si impone sfruttando il calo dello svizzero.
E' il primo canadese ad approdare alla finale maschile di Wimbledon, il primo non europeo dal 2009 quando a raggiungerla fu l'americano Roddick: esame superato a pieni voti per Raonic, che grazie ad una delle sue migliori prestazioni raggiunge il traguardo più alto della sua giovane carriera. Classe '90, ha la personalità e il carattere di ribaltare Federer sul Centrale, una sorta di seconda casa per lo svizzero: eppure Milos, numero 7 del ranking, ha sempre lottato anche quando, nel corso del quarto set, la gara sembrava ormai in mano a Re Roger.
Ma andiamo con ordine: nel primo set la differenza la fa un break di Raonic al quarto game, nel secondo Federer si mangia quattro palle set ma al tiebreak riesce a pareggiare i conti, poi nel terzo lo stesso Federer mette la freccia strappando il servizio al canadese sul 3-3. La partita sembra incanalata, soprattutto quando sul 4-4 nel quarto parziale Re Roger ha la palla che lo porterebbe a servire per la finale: Milos la salva e con un dodicesimo game da vero campione trascina il match al quinto. Federer non ne ha più, cade e si fa male ad un ginocchio: la maratona con Cilic si fa sentire, Raonic sfrutta anche i 9 anni di gap e dopo tre ore e 25 minuti di battaglia alza le braccia al cielo.
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